È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!



























Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Zanfretta film

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2007 11:01
24/02/2007 12:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Post: 16
Post: 16
Registrato il: 20/12/2006
Città: PIAZZA ARMERINA
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Junior
Vice Amministratore
OFFLINE
MASSIMO MORINI PER LA VENTIQUATTRESIMA VOLTA AL FESTIVAL DI SANREMO
venerdì, 23 febbraio 2007 17:15


Per la ventiquattresima volta consecutiva Massimo Morini calcherà il palco dell’Ariston. Il cantante e leader dei Buio Pesto, a Sanremo per la 57ma edizione del Festival della Canzone Italiana, dirigerà l’orchestra per Stefano Centomo e sarà direttore tecnico di altri sei artisti in gara, tra i quali Paolo Rossi, Mango e Leda Battisti.
Con le sue ventiquattro edizioni, Massimo Morini a Sanremo è ormai considerato un veterano. Quest’anno lo vedremo dirigere l’orchestra per Stefano Centomo, considerato dagli “addetti ai lavori” uno dei giovani interpreti più interessanti del panorama italiano. Come direttore tecnico Morini seguirà i “big” Paolo Rossi, Mango e Leda Battisti, oltre ai “giovani” Mariangela, Jasmine e la band degli FSC.

Morini dirigerà l’orchestra per Stefano Centomo martedì 27 febbraio - ed eventualmente venerdì 2 marzo, in caso l’artista passi il turno - con la canzone “Bivio”, scritta dallo stesso Centomo e Max Titi, arrangiata da Luca Pernici (produttore di Ligabue) e orchestrata da Massimo Morini e Maurizio Borzone (violinista Buio Pesto). Si tratta della quinta direzione d’orchestra sanremese di Morini, che come direttore tecnico, dal 1991 ad oggi, è arrivato a quota 100.

E’ targato Buio Pesto lo staff di Centomo al Festival: direttore tecnico di Centomo al Festival sarà Michele BB Badinelli, già direttore tecnico dei Buio Pesto, l’organizzatore generale è Nino Cancilla, bassista dei Buio Pesto e loro tour manager, l’assistente generale è Walter “Ego” Filice, cantante prodotto dalla Liguria Records.

La collaborazione con Stefano Centomo, originario di un piccolo paesino in provincia di Vicenza, Molino di Altissimo, è nata durante l’estate 2006. In una pausa del “Palanche Tour” dei Buio Pesto, durante il “Festival degli Interpreti” a Loano, Morini ha scelto Stefano - finalista in gara - come vincitore del Premio Discografico. Non c’è stato neanche il tempo di organizzare un piano di produzione: Centomo si è iscritto all’Accademia della Canzone, dopo aver scelto con Morini la canzone “Bivio” e, dopo aver superato tutte le selezioni, è arrivato primo assoluto. Nonostante la vittoria non gli garantisse la partecipazione a Sanremo (per l’Accademia i vincitori sono 12), Baudo l’ha voluto nel cast dei giovani. Centomo ha poi deciso, in accordo con la sua casa discografica, la Time Records di Brescia, di affidare l’intera gestione musicale e tecnica della sua esibizione alla squadra di produzione dei Buio Pesto.

E a proposito di bivi… Il destino vuole che proprio martedì 27 febbraio, in contemporanea con la direzione d’orchestra di Massimo Morini, su Italia 1 la trasmissione “Il bivio” condotta da Enrico Ruggeri, sia dedicata a Fortunato Zanfretta, il metronotte che assicura di avere avuto contatti con extraterrestri, protagonista ed ispiratore del film “Invaxon -Alieni in Liguria”. Morini ha partecipato attivamente alla realizzazione della puntata, e uno strano scherzo del destino ha creato la concomitanza, non solo del giorno e dell’orario, ma anche del titolo della canzone e della trasmissione…

Il ruolo di Direttore d’Orchestra è noto a tutti, ma lo è poco quello di Direttore Tecnico. Più comunemente detto “ingegnere del suono”, il suo compito è quello di ottimizzare l’audio che viene inviato ai televisori dei telespettatori e alla giuria. Attraverso uno strumento elettronico digitale, il mixer Cantus (d’origine tedesca, il cui costo si aggira attorno al miliardo… di lire) ogni singolo strumento dell’orchestra e le voci dei cantanti, vengono “regolati” per il miglior corretto ascolto possibile.
Il mixer si trova al secondo piano dell’Ariston, nella regia audio della RAI dove il Direttore Tecnico è coadiuvato da 9 tecnici della RAI. Il compito è delicato e di determinante importanza: sulle spalle del Direttore Tecnico grava infatti la responsabilità del corretto ascolto televisivo e di quello della giuria e un suo errore può vanificare il lavoro degli autori, dell’artista, l’esecuzione dell’orchestra e della sua direzione. Le prove iniziano a Roma un mese e mezzo prima del Festival e continuano a Sanremo nelle tre settimane precedenti alla prima serata.

Morini, con questo 24esimo festival, rinnova, con le sue 100 direzioni, il record di presenze nella manifestazione più importante della musica Italiana

FONTE
L'Universo è il mio Sogno.
il Sogno è il mio Universo.
25/02/2007 21:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Post: 18
Post: 18
Registrato il: 20/12/2006
Città: PIAZZA ARMERINA
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Junior
Vice Amministratore
OFFLINE
Aggiornamento
"IL CASO ZANFRETTA " DE FERRARI EDITORE TERZA EDIZIONE AGGIORNATA

sabato, 24 febbraio 2007 18:30



LA VERA STORIA DI UN INCREDIBILE FATTO DI CRONACA DI RINO DI STEFANO DELLA VICENDA SE NE PARLERA' SU ITALIA UNO A "IL BIVIO" CON ENRICO RUGGERI E ZANFRETTAMARTEDI' 27 FEBBRAIO ALLE ORE 22

Tra il 1978 e il 1980 la guardia giurata Piero Fortunato Zanfretta si trovò infatti al centro di una vicenda alquanto clamorosa che venne seguita dai media sia a livello nazionale che internazionale. Tutto cominciò nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre 1978 quando Zanfretta, allora dipendente dell’Istituto di vigilanza “Val Bisagno” di Genova, fu trovato in stato di choc e in preda ad un indicibile terrore nei pressi della villa “Casa Nostra” di Marzano di Torriglia, un piccolo centro sulle alture del capoluogo ligure. Quando si riprese, Zanfretta raccontò tremando di aver visto “un essere enorme, alto circa tre metri, con la pelle ondulata, come se fosse grasso o tuta molle, comunque grigia” che subito dopo volò via “in una gigantesca luce a forma di triangolo sormontata da lucette di diverso colore”.

Sottoposto ad ipnosi regressiva nello studio del medico genovese Mauro Moretti, l’uomo non solo confermò la sua avventura, ma disse di essere stato trascinato sulla “astronave” da quattro esseri mostruosi che lo avrebbero minuziosamente esaminato. Un’inchiesta dei Carabinieri, condotta dall’allora brigadiere Antonio Nucchi, comandante la stazione di Torriglia, accertò che 52 testimoni avevano osservato un enorme disco volante volteggiare in quelle ore su Torriglia. Tra questi, anche il sindaco e il parroco del paese. Inoltre sul prato dove Zanfretta fu ritrovato dai suoi colleghi, i Carabinieri scoprirono una traccia a forma di ferro di cavallo di 2 metri per 3. Non si era ancora spenta l’eco di quel misterioso “incontro ravvicinato del terzo tipo”, che dopo venti giorni l’esperienza si ripeteva. Questa volta i Carabinieri scoprirono accanto alla Fiat 127 del metronotte orme lunghe oltre 50 centimetri.

Fu l’inizio del caso Zanfretta. Una storia che durò, a più riprese, circa due anni per un totale di cinque “incontri” con i presunti “alieni”. Una storia che coinvolse non solo le guardie giurate dell’Istituto di vigilanza “Val Bisagno” e i Carabinieri, ma anche la Polizia e la Magistratura, visto che la Procura di Genova aprì un fascicolo su questo caso e più tardi lo archiviò per “mancanza di estremi di reato”.

La storia di Zanfretta fu divulgata in un primo tempo a livello nazionale da Enzo Tortora che volle il metronotte nel suo “Portobello”, la trasmissione televisiva più seguita negli anni Ottanta. Successivamente i numerosi articoli pubblicati su di lui dalle riviste nazionali, vennero ripresi anche all’estero un po’ ovunque nel mondo. In particolare il “National Enquirer”, settimanale popolare a larghissima tiratura (circa cinque milioni di copie) negli Stati Uniti, si occupò a più riprese di Zanfretta dedicandogli anche una copertina. Zanfretta venne inoltre esaminato da personalità come il professor Cesare Musatti, il padre della psicanalisi italiana, e dal professor Marco Marchesan, titolare del Centro Internazionale di Ipnosi Medica e Psicologica di Milano, i quali affermarono che l’uomo non mentiva. Proprio per dimostrare la sua buona fede, Zanfretta si fece sottoporre da Marchesan al Pentotal, il siero della verità, che dimostrò come il racconto non fosse frutto di menzogne o inganni. Inoltre in più occasioni venne dimostrato che ciò che Zanfretta raccontava in ipnosi aveva riscontri precisi nella vita reale.

La notte tra il 2 e il 3 dicembre 1979, ad esempio, quattro metronotte si trovavano su due auto sulle alture di Marzano di Torriglia in cerca di Zanfretta, quando improvvisamente vennero illuminati a giorno da due fari che si accesero da una nuvola ferma nel cielo e i motori delle loro auto immediatamente si bloccarono. Subito i quattro uscirono dai veicoli terrorizzati dallo strano fenomeno. Il loro comandante, Giovanni Cassiba, estrasse allora la sua calibro 38 e fece fuoco contro i fari nella nuvola. Quandò esaurì i colpi, prese la pistola di uno dei metronotte e scaricò anche quella verso il cielo. Infine i fari si spensero e la nuvola si mosse lentamente in direzione del mare.

Durante l’ipnosi cui si sottopose la sera del 3 dicembre 1979, Zanfretta non solo riferì di aver visto i suoi colleghi sparare mentre si trovava a bordo del disco volante (nessuno lo aveva informato dell’episodio), ma affermò anche che gli “alieni” si erano recati in Spagna dove i loro dischi volanti avevano spaventato della gente. L’indomani mattina (4 dicembre 1979) il servizio internazionale dell’Ansa mise in rete una notizia nella quale si diceva che il pomeriggio precedente a Guadalajara, in Spagna, un medico dentista e la sua famiglia erano finiti fuori strada con l’auto, spaventati dalle evoluzioni di un disco volante sulla loro testa.

Inoltre diversi testimoni oculari affermarono di aver visto un grosso disco volante luminoso nei posti dove avvennero gli altri episodi. Da notare poi che nelle ultime ipnosi Zanfretta cominciò a parlare una lingua incomprensibile e, con grande sorpresa del dottor Moretti, il medico che conduceva le sedute, sfuggì completamente al suo controllo.

Il libro scritto dal giornalista Rino Di Stefano, caposervizio della redazione regionale ligure del quotidiano nazionale “Il Giornale”, venne pubblicato per la prima volta nel 1984. Nel 1991 il volume venne presentato alla stampa internazionale nel corso del Primo Convegno Mondiale di Ufologia a Tucson, in Arizona. Seguì una seconda edizione negli anni Novanta e infine una terza, quella attuale, con i risvolti internazionali del caso Zanfretta. Infatti del metronotte, che sostiene di conservare in un posto segreto una misteriosa sfera che gli sarebbe stata consegnata dagli “alieni”, si è occupato un miliardario americano che ha inviato due suoi emissari in Italia per convincere Zanfretta a collaborare con la sua organizzazione per un non meglio definito “progetto”. Pur avendogli promesso forti somme di denaro e un cospicuo vitalizio, Zanfretta si è rifiutato e non ha mai fatto vedere la sua sfera a nessuno.

Rino Di Stefano Nato nel 1949 a Genova, laureato in Giornalismo negli Stati Uniti, Rino di Stefano è giornalista professionista, autore di saggi, romanziere e traduttore. Attualmente è caposervizio presso la redazione genovese del quotidiano nazionale “Il Giornale”. Per i tipi De Ferrari ha pubblicato “Soluzione Virale”; “Mia cara Marion…Dal carcere alla Repubblica: gli anni bui di Sandro Pertini nelle lettere alla sorella”; "Oltre l'orizzonte. Dal passato al futuro nell’avventura politica di Claudio Scajola".

L CASO ZANFRETTA DI RINO DI STEFANO III EDIZIONE AGGIORNATA, Pagine 287, Euro 14, De Ferrari Editore, Genova, 2007 –

FONTE
L'Universo è il mio Sogno.
il Sogno è il mio Universo.
26/02/2007 11:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Post: 1.724
Post: 402
Registrato il: 22/08/2001
Sesso: Maschile
Occupazione: Freelance
Amministratore
Utente Senior
OFFLINE
Sicuro che sia Zanfretta nella puntata del Il Bivio del 27?

Che io sappia dovrebbe esserci Antonio Urzi.

Boh, vedremo.


Marco


---
ORIONEYE ALIEN CONSPIRACY
---
"Perché mio alleato è la Forza.
E un potente alleato essa è.
La vita essa crea, e accresce.
La sua energia ci circonda e ci lega.
Esseri luminosi noi siamo"
- Maestro Jedi Yoda
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com