Evil Aliens - film sugli alieni

Scalleum, un'isola misteriosa del Galles , ha nel suo territorio "I denti del diavolo", una sorta di Stonehenge in miniatura. I menhir che la formano, infatti, non sono particolarmente alti. Un uomo e una donna dell'isola, una notte, fanno l'amore in questo luogo ammantato da aneddoti e superstizioni. Vengono rapiti da esseri alieni. Lui viene ucciso mentre nel corpo della ragazza viene impiantato un feto alieno. La notizia esce su qualche giornale, ma la gente dà poco credito alla notizia, finché arriva sul tavolo di una giornalista che conduce una trasmissione sugli UFO. La ragazza, nonostante non ci creda molto (agli ET) ma al contempo è molto ambiziosa, si precipita a Scalleum con tutta la sua troupe per una ricostruzione dell'accaduto. Troupe composta da un operatore (anche suo amante), il fonico, un attore (omosesuale) e un attrice per interpretare il ruolo dei due "focosi" amanti, ed un giovane studioso di fenomeni paranormali. Qui oltre alla ragazza rapita, che racconta loro il fatto non tralasciando nessun dettaglio, trovano ance i fratelli di questa, tre rozzi uomini che parlano solo il gallese e non l'inglese. Tutti sono scettici ma una notte accade che arrivano tre Alieni non proprio socievoli, tutt'altro. La giornalista ha il suo scoop ma è così che inizia una dura battaglia per la sopravvivenza, anche perché ad un certo punto arriva una grande astronave che porta centinaia di alieni. Una battaglia dall'esito incerto e che finirà con un geniale colpo di scena....
Film di culto del genere trash/horror/splatter etc., che segue i dettami e gli stilemi della Troma, la nota casa di produzione inglese specializzata in film del genere, in un carnevale di effetti speciali a bassissimo costo ma dal forte impatto visivo grottesco ed ironico. Dicevamo un film di culto, creato da Jake West (qui al suo secondo film), perché la storia fonde genere e storie diverse tra loro, con citazioni alte da altri film che rende Evil Aliens una pellicola particolarmente ironica e trasgressiva. Jake West è lucido e tagliente nel descrivere "un mondo" ed "un altro mondo" come se fosse una matrioska clonata ma in modo imperfetto. Un gioco di scatole cinesi a specchio che non finisce mai e trova la sua irragionevole conclusione in un finale che lascia di stucco inventando un doppio che ha un sapore unico e delizioso, come quasi la quantità innumerevole di braccia e teste mozzate che ci sono nel film. Uno splatter con l'anima colta, che dietro ad ogni possibile svolta regala una piccola sorpresa con citazioni a iosa, alcune immediate l'altre meno, come se volesse dar vita ad un gioco nel gioco. Un trivial pursuit di alto livello che solo i giocatori più esperti e duri possono giocare. Come nel film dove, "quando il gioco si fa duro i duri giocano", tutti si trasformano. Ed è così che la giovane attrice ochetta imbraccia il fucile a canne mozze e si fa rispettare da tutti, oppure lo sfigato studioso di ET copula con un'aliena. Situazioni limite che rendono il film un piccolo gioiello da non perdere assolutamente e da diffondere come il "verbo" del cinema "ultrasplatter ed ipercolto"...

ops, il link:


www.zabriskiepoint.net/?q=node/2082

Bello, sembra estremamente interessante.

Mi da l'impressione che lo stile sia qualcosa "alla" M.Night Shyamalan (Signs), o sbaglio?

Vedrò di procurarmelo.


Grazie per la segnalazione.


Ciao,
Marco

è sicuramente un b-movie, ma vale cmq la pena vederlo (vado a controllare se c'è già sul mulo )

C'è c'è!

Intrigante anche la locandina...

Filmaccio di serie C1