Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!



























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Discussioni Misteri e Ufo

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2015 12:31
13/02/2015 18:51
 
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Antonio Bruno wrote:
> Il grande scrittore H.G. Welles disse: "non c'è differenza tra il
> Tempo e una qualsiasi delle tre dimensioni dello Spazio, tranne che
> la nostra coscienza si sposta lungo di esso."
> Io ho un grande rispetto per gli scrittori di fantascienza. Ho sempre
> pensato che le "ispirazioni", che arrivano alla mente di uno
> scrittore soprattutto in generi non pragmaticamente definiti, come la
> fantascienza, debbano essere considerate una scommessa della mente
> sulla roulette del mistero: a volte, la pallina si può fermare sul
> numero prescelto.
>
> Ancora viaggi nel tempo, dunque... Un'espressione che ha sempre
> affascinato gli uomini stimolata dall'insinuante sospetto che quella
> dimensione che chiamiamo "tempo" possa essere la fonte di
> meravigliose interazioni con le altre tre e che, in qualche modo,
> come le altre tre, fosse possibile percorrerla. Welles dice
> all'incirca questo, ma veicola quest'avventura della conoscenza su
> ciò che costituisce l'elemento basilare dell'essere umano senziente:
> la coscienza.
> Potremmo, allora, considerare la probabilità che il "viaggio nel
> tempo" sia effettuabile con mezzi non materiali? Quali possono essere
> i veicoli della coscienza...?
> Di primo acchito, la risposta che mi viene da dare a questo
> interrogativo è... trasversale, ovvero che la coscienza non può
> veicolarsi su percorsi "fisici" della nostra realtà ma unicamente su
> proprietà "iperfisiche". A quanto pare, infatti, l'esperienza dello
> spostamento sull'asse immaginario del tempo può essere affrontato
> solo considerando questa quarta dimensione come una sorta di
> "birichina indisciplinata", non così definibile quanto le altre tre
> sue sorelle.
> Proviamo a porci, da profani, alcune domande fondamentali e, con
> l'aiuto di alcuni fra i più validi scienziati del nostro tempo,
> vedere di riassumere alcuni possibili scenari in linguaggio semplice
> per tutti.
>
> In primo luogo: quando è nato il tempo?
> A quanto pare, il tempo sarebbe nato con il nostro universo, insieme
> alle altre dimensioni. Ora, piuttosto, quello che occupa la mente dei
> ricercatori è capire se il nostro universo sia nato "ordinato", cioè
> con premesse di sviluppo uniforme, oppure dal più completo disordine
> a cui, dopo il ciclo di espansione in cui ora ci troviamo, ritornerà.
> Tuttavia, un grazioso "giocattolo" spaziale chiamato COBE, lanciato
> nel 1989 nel cosmo proprio allo scopo di misurare i campi di
> radiazione di fondo delle onde cosmiche emessi dal nostro neonato
> universo, ci ha inviato dei dati che indicherebbero che esso è nato
> in uno stato uniforme, non disordinato; insomma, in uno stato
> "liscio". Da questo stato di "uniformità" iniziale, la dimensione
> "Tempo" avrebbe iniziato il suo viaggio su quella che viene chiamata
> la "freccia del tempo", la quale, ahimè, sembra proprio andare in una
> sola direzione: passato-futuro.
>
> Ma le cose stanno proprio così?
> Ci fu un astronomo, anni fa, di nome Thomas Gold, il quale elaborò
> una teoria avversata da buona parte degli scienziati, secondo la
> quale la freccia del tempo potrebbe essere "bidirezionale", ovvero,
> proprio come su un palloncino che si gonfia, quando l'universo,
> assieme alla dimensione Tempo, avrà raggiunto la sua massima
> espansione, inizierà a ricontrarsi e, con esso, anche la dimensione
> "Tempo", la quale seguirà, allora, una freccia esattamente contraria,
> ovvero "Futuro-passato". Classico è l'esempio, che si ritrova in
> molti testi che trattano questo argomento, della tazza che cade a
> terra e si rompe nel nostro stato di espansione universale mentre,
> nella fase di ri-contrazione, la tazza si riassemblerà.
>
> Anche se, come ho detto, l'ipotesi di Gold non è stata ben vista
> dalla maggior parte degli scienziati, i fisici quantistici hanno
> provato a riprendere questa idea inserendola nel concetto più vasto
> del "collasso della funzione d'onda" ed hanno provato a creare un
> modello matematico che comprenda sia il "Big-Bang" (espansione) che
> il "Big Crunch", (contrazione). Tuttavia, è stato dimostrato che le
> cose è molto improbabile stiano così. Il Big Bang, essendo emerso da
> uno stato essenzialmente piano e uniforme, non permette quella
> "curva" a doppio senso che la teoria della doppia freccia del tempo
> richiederebbe. E, del resto, non si è più nemmeno certi che sia
> esistito, un Big-Bang.
>
> Allora, questo viaggio nel tempo è possibile o no?
> Secondo alcuni scienziati relativisti, potrebbe esistere una specie
> di "legge di natura" volta a preservarci da tutta la serie di
> paradossi che nascerebbero dall'effettuazione di questi "viaggi". Per
> ora, però, nessuno è in grado di descrivere questa "legge". Sì è però
> parlato, e si continua a parlare, di "buchi neri" come di passaggi
> per viaggi nel tempo; di "multi universi", di "stringhe
> spaziotemporali", ecc... I relativisti hanno sempre visto con
> disappunto queste teorizzazioni e, in parte, le hanno smontate.
> Ultimamente, però, Michio Kaku, un professore di fisica di New York,
> nel libro "Hyperspace", ha scritto: "La maggior parte degli
> scienziati, non ha studiato seriamente le equazioni di Einstein". Chi
> invece lo fa, sostiene in sintesi Kaku, potrebbe realizzare una sorta
> di buco nero da laboratorio utilizzando una tecnologia complessissima
> e in gran parte ancora al di fuori dalla nostra portata.
> Ma l'aspetto più interessante degli sviluppi teorici di Kaku e di
> altri scienziati che si occupano di questi problemi è quello che
> potremmo definire "l'aggiramento dei paradossi". Noi sappiamo bene
> che, tornando indietro nel tempo, potremmo creare degli
> sconvolgimenti disastrosi nella trama del nostro presente (il futuro
> di chi torna indietro) anche solo compiendo azioni apparentemente
> irrisorie. Classico l'esempio di chi torna indietro ed uccide un suo
> antenato: che gli succederebbe? Sparirebbe...?
>
> Finora si è pensato di sì. Questo è un "paradosso" che rende alquanto
> ardito pensare a viaggi nel tempo. Ma, a quanto pare, i suddetti
> scienziati potrebbero aver scoperto, sempre teoricamente, come
> aggirare tali paradossi.
> In sostanza, come scrive John Gribbin in "Is time travel possible?":
>
> "Secondo un'interpretazione della fisica quantistica (ci sono molte
> interpretazioni e nessuno sa qual è quella giusta, se mai ne esista
> una), ogni volta che un oggetto quantistico, come un elettrone, è di
> fronte ad una scelta, il mondo si divide per permettergli di
> accettare ognuna delle possibilità offerte. Nell'esempio più semplice
> l'elettrone si potrebbe trovare di fronte ad una parete con due
> buchi, di modo che potrebbe attraversare un buco o un altro.
> L'Universo si divide in modo che in una delle versioni della realtà
> (un gruppo di dimensioni relative) attraversa il buco sulla sinistra,
> mentre nell'altra va attraverso il buco sulla destra.
> Spinta al limite questa interpretazione afferma che l'Universo è
> scisso in copie tendenti all'infinito di se stesso, tutte variazioni
> su un tema di base, in cui tutti i risultati possibili di tutti i
> possibili esperimenti devono accadere in qualche luogo del
> 'multiverso'. C'è quindi, per esempio, un Universo in cui i laburisti
> sono al governo da 15 anni e si trovano sotto la minaccia di un
> risorgente partito Tory guidato dal giovane e vibrante John Major.
> E come risolve tutto ciò i paradossi? Così. Si supponga qualcuno che
> torna indietro nel tempo per uccidere la propria nonna da bambina. In
> questo quadro del multiverso si è recato ad un punto di biforcazione
> della storia. Dopo aver ucciso la nonna torna in avanti nel tempo, ma
> in un diverso ramo del multiverso. In Questo ramo della realtà non è
> mai nato, ma non c'è nessun paradosso in quanto nell'universo della
> porta accanto la nonna è viva e vegeta cosicché l'assassino è potuto
> nascere ed è potuto andare indietro nel tempo per commettere il suo
> misfatto!"
>
> Non è fantascienza, ammonisce Gribbin nel suo libro. Alcuni studiosi
> di prestigio, come David Deutsch, ad Oxford, stanno prendendo molto
> sul serio questa teoria delle "storie alternate" come possibile
> soluzione che permetta di aggirare i paradossi temporali.
> E se, a questo punto, senza alcun timore di "sporcarci le mani"
> parlando di ufologia, cominciassimo ad applicare queste teorizzazioni
> a possibili spiegazioni per molti eventi ufologici?
> È abbastanza intuitivo dedurre, da quanto abbiamo detto fin qui, che
> l'evento ufologico potrebbe essere benissimo l'evincersi di una
> qualche azione sul tessuto degli eventi, una specie di "storia
> alternata" in questo universo in cui, forse, siamo destinati a non
> risolvere mai il loro mistero. Ma, come esiste questo universo in cui
> scettici e credenti continueranno per sempre a disputarsi lo scettro
> della ragione, potrebbe essercene un altro in cui gli UFO (qualunque
> cosa siano) convivono con l'umanità ed interagiscono abitualmente con
> essa; o altri in cui non ci sono proprio per nulla...
>
> Sinceramente, quest'idea di essere in un universo in cui gli UFO sono
> perennemente destinati a restare in bilico tra realtà e fantasia non
> mi piace molto. Tuttavia mi affascina la possibilità intrinseca che,
> però, possa essere nient'altro che un universo "di passaggio" (come
> per tante altre cose) e che, attraverso qualche altro "buco sulla
> parete", potrei, magari, un giorno, spostarmi con la coscienza in un
> universo pieno di meravigliosi paradossi...
>
> A.B.
>
> (Tranquilli, Albricci capisce tutto!)

Alcune cose lette mi fanno venire in mente certi filosofi greci come Zenone
e i loro paradossi.

il Tempo è un concetto astratto creato dall'uomo ad arte per ottenere una
raffigurazione dell'esistente che implichi un legame di relazione,
di valenza con l'ambito in cui vive.

in realtà il tempo non esiste.viene creato dall'uomo per comodità di
ragionamento.

il sole che tramonta ad esempio viene trasformato in un riferimento
temporale. i cicli della luna. l'attività dell'uomo. tutti vengono
trasformati in riferimenti temporali partendo dal "prima" e "dopo" fino al
miliardesimo di secondo e oltre. non c'è limite infatti nella misura del
tempo un po' come diceva Zenone.Puoi sempre dividere quel tempo per due
all'infinito e avrai sempre un numero.-

L'universo si espande e si contrare fino a che c'è energia ed essendo un
sistema confinato questa energia pur cambiando di stato non diminuirà nè
aumenterà mai. Esiste. Non c'è inizio non c'è fine, quindi non c'è tempo.
Esiste.-

Perchè esiste? Questa è la vera domanda. Ma è fondamentalmente una domanda
che si basa su basi errate. Esiste.
Posri il problema di perchè esiste è la negazione dell'esistenza stessa
dell'universo perchè presume che in un determinato tempo un universo possa
non esistere.

L'uomo studia l'universo adattandolo ad un modello relativo che è il suo
modello e questo gli impedisce di arrivare ad una rappresentazione corretta.

E' chiaro che per la vita sul pianeta tutto ciò è di minima importanza. dal
punto di vista strettamente planetario tutto ciò è ridondante.
ma è sufficiente che alzi gli occhi al cielo e questo diventa fondamentale.

L'approccio dell'uomo nei confronti dell'universo è di tipo psicotico.
L'uomo crea castelli in aria, ovvero crea un suo modello di universo
e poi vorrebbe abitare in questo castello. tipica a valenza psicotica con la
realtà che non può essere soggettiva ma che per definizione è oggettiva.

L'universo ha quindi una sua oggettività trascendente intesa come estranea
all'esperienza umana,Platone forse è l'uomo che più si è avvicinato
concettualmente a questo punto.

Viaggi nel tempo? Sì diciamo così, ma in realtà siamo sempre nello stesso
posto che Esiste.
Da una stella distante 2000 anni luce con un potente telescopio tu potresti
vedere Cesare che sconfigge i Galli ad Alesia (usiamo il modello terrestre
di anno luce tanto per non fare casino) . Cesare sconfigge sempre i Galli ad
Alesia dipende da dove lo guardi. Anche adesso sta sconfiggendo i galli ad
Alesia. E' un evento relativo al punto dell'osservatore. Ma come fa
l'osservatore ad osservare se stesso ad Alesia ? ossia a "raggiungere"
Cesare che sconfigge i Galli ? Dovrebbe poter interagire nella trama
dell'energia. Dimenticati gli pseudo 2000 anni che la luce impiegherebbe per
arrivare all'osservatore in questione anche perchè per un altro osservatore
distante 3000 anni luce dalla terra la battaglia di Alesia dovrebbe ancora
avvenire mentre per uno a 1000 sarebbe già avvenuta tanto come per uno a 500
come per uno a 250, come per te che vivi sulla terra. Ovviamente nopn puoi
agire su un pianeta su un sistema stellare e sull'universo ma puoi agire
sull'osservatore. L'energia dell'universo quando era vivo Cesare era in uno
stato diverso,quell'equilibrio non era quello di oggi ma era,anzi come
vedremo E'
Se l'osservatore viene riassemblato in quella trama, in quello stato, si
potrà trovare ad Alesia il giorno della battaglia. E' come il numero civico
e la via. Se arrivi in una città e conosci via e numero civico puoi
raggiungere una certa realtà ossia quell'appartamento, se non lo conosci
l'appartamento esiste oggettivamente lo stesso ma per te non esiste perchè
non hai la possibilità di trovarlo. Quello che chiami passato è come se tu
fossi in una città che ha un appartamento che tu non puoi raggiungere perchè
non hai l'indirizzo. Sai che c'è, qualcuno che te lo ha descritto, ma non
puoi raggiungerlo mai, a meno che tu non abbia l'indirizzo.
Il cosidetto viaggio nel tempo è l'psservatore che va in quell'appartamento
perchè munito di indirizzo.
Per poter fare questo devi conoscere esattamente la mappa degli stati
dell'energia dall'origine al momento che vivi e questi sono dati certi.
Diverso il cosidetto futuro perchè qui si agisce su dei modelli teorici non
meno validi come sistema, perchè si basano sui dati dall'origine al momento
che non lasciano spazio a variazioni caotiche, almeno generalmente-

Da questo si deduce che il cosidetto viaggio nel passato è pìù semplice che
quello nel futuro che ha caratteristiche diverse, olografiche potrei
definirle, mentre quello nel passato è reale ossia puoi uccidere Cesare e
far vincere i Galli.

Se dunque l'osservatore è bilocato vedrà se stesso uccidere Cesare ad
Alesia. la bilocazione non è magia ma una capacità di replicare quello stato
di energia confinata che è il corpo umano. nessuno è in grado di farlo senza
una tecnologia dedicata.
Cosa accade se le 2 locazioni vengono a coincidere? Esempio cosa accade a
Padre Pio che è bilocato in san pietro a roma e in puglia se si incontrano a
metà strada? la bilocazione si semplifica perchè l'energia tende alla
semplificazione e alla conservazione disponibile ( un discorso che ci porta
lontano...) diciamo che l'energia è la prima forma di intelligenza
strutturata dell'esistente,tanto per capirci meglio.

Questo significa che ciò che banalmente si dice che avverrà, è già scritto
nella sequenza degli stati dell'energia.

E' un discorso un po' ostico che alla luce delle attuali conoscenze
terrestri è difficile da spiegare in modo comprensibile, spero di aver
trovato gli esempi giusti.

ciao

A.RB.EL
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