Scie Chimiche e invasione UFO

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Assurbanipal X
00sabato 12 aprile 2008 15:56
Nella sezione dei commenti dell'ultimo articolo di Blondet dedicato alle scie chimiche, leggo questo commento:

"Un pilota che conosco molto bene, pilota militare che per ovvi motivi non può scrivere qui in prima persona, mi ha detto che le scie hanno lo scopo di bloccare l'invasione da parte di una legione di UFO che, ormai da oltre 10 anni, staziona nei pressi del nostro pianeta. Nel 1988 è stato catturato un alieno ed è stato analizzato è studiato attentamente, quello che è certo è che il bario e l'alluminio presenti in notevoli quantità nelle scie e di conseguenza nell'atmosfera, hanno effetti molto deleteri sui mezzi di comunicazione e di trasporto usati dagli alieni.
I danni collaterali delle scie, siccità, morgellons ecc ecc sono ben poca cosa rispetto alla catastrofe che deriverebbe da un'invasione in massa da parte degli alieni.
Conoscendo molto bene il pilota non ho alcun dubbio sulla veridicità delle sue affermazioni."


link fonte: www.effedieffe.com/content/view/2835/171/
|vilandra|
00lunedì 21 aprile 2008 09:29
leggete cosa pensa giuliacci a proposito delle scie chimiche:


SCIE CHIMICHE IN CIELO: UNA BUFALA

Da circa 7-8 mesi circola con insistenza sulla rete internet un documento redatto non si sa da chi e nel quale si afferma che aerei militari riverserebbero in cielo da molto tempo tonnellate di sostanze potenzialmente tossiche, come polveri di Bario, Alluminio e polimeri.

Il tutto - sempre secondo l’anonima fonte - allo scopo di simulare esperimenti di modifica artificiale del clima. Le prove portate a corredo della notizia sono numerose foto di scie nuvolose (nel documento definite “scie chimiche” o chemtails) lasciate in cielo appunto dagli aerei.

Ebbene innanzitutto mi sorprende che nessun ente istituzionale sia intervenuto per mettere fine alla diffusione di tali notizie che, oltre a essere false (come tra poco dimostreremo) creano allarme, panico e disinformazione tra la gente. La notizia è comunque una bufala messa in circolazione probabilmente, a mio giudizio, da certi ambienti, al solo scopo di seminare discredito, lasciando intendere che i “soliti” americani” (dagli agli untori… yankee!!!) o i soliti “militari” fanno esperimenti pericolosi, all’insaputa di tutti, tenendo all’oscuro anche i propri governi (come se le scie non si vedessero!) e infischiandosene della salute degli inermi cittadini.

In realtà le “scie chimiche” mostrate nel documento sono un fenomeno normale, sempre esistito da quando esistono gli aerei a jet e sono prodotte nella maggior parte dei casi dalla condensazione immediata dell’acqua rilasciata dalla combustione nei reattori degli aerei a jet commerciali e/o militari, quando volino intorno a 8-10 km. Per questo motivo sono note come “scie di condensazione (contails).

Ma ecco come si generano le scie di condensazione. Alla quota di 8-10 km la temperatura dell’aria è intorno a 40-45 gradi sotto zero per cui le microscopiche goccioline d’acqua rilasciate dal bruciatore dell’aereo condensano istantaneamente in una miriade di minuscoli aghetti di ghiaccio, resi poi visibili appunto da una sottile scia nuvolosa. Le condizioni ideali per il verificarsi del fenomeno sono quelle nelle quali l’atmosfera circostante è già di per se molto umida cosicché la scia stenta a evaporare e quindi resiste nel cielo anche per 1-2 ore.

Se poi a quelle quote c’è anche un forte vento, la scia nuvolosa tende ad essere sparpagliata lateralmente e quindi assume anche notevoli dimensioni nel verso laterale. Sotto tali condizioni meteorologiche, lungo alcune aerovie o incrocio di aerovie commerciali oggi particolarmente affollate è ovvio che, il frequente passaggio di aerei (uno, ogni 3-4 minuti), lascerà, nell’arco di 1-2 ore, una ragnatela di moltissime scie. Lo stesso effetto potrebbe essere prodotto dall’affollamento domenicale di aerei nei cieli prossimi agli aeroclub.

Ma vi è anche un’altra modalità per la genesi delle scie di condensazione. Se l’atmosfera è oltremodo umida, allora l’aria che viene a contatto con il bordo d’attacco dell’ala si spezza lateralmente in due parti le quali, scorrendo poi lungo la superficie curva della fusoliera, sono costrette ad accelerare. Ma tale accelerazione provoca una rapida espansione dell’aria in movimento attorno all’aereo, con conseguente raffreddamento della medesima. Il rapido raffreddamento a sua volta fa condensare immediatamente la forte umidità sotto forma di una densa scia nuvolosa.

Infine nulla vieta di pensare che molti appassionati del volo libero, per esibizionismo, possano far uso delle stesse innocue sostanze impiegate dalle nostre Frecce tricolori per disegnare in cielo i colori della nostra bandiera.

Mario Giuliacci – Centro Epson Meteo – 14.03.08

www.meteo.it/clima/curiosita/index4.htm
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