|vilandra|
00lunedì 11 dicembre 2006 18:45
Primo al boxoffice, ma "ultra-violento"
Obiettivo centrato: Mel Gibson ha sollevato un polverone, servendo per Natale teste mozzate su un piatto d'argento. Il suo nuovo film, "Apocalypto", la storia di una comunità maya e di un uomo che cerca di salvare se stesso e la sua famiglia dalla morte, nelle sale americane dall'8 dicembre, ha conquistato il primo posto al boxoffice, ma è stato giudicato di una violenza inaudita e più sanguinario della "Passione di Cristo".
Foto tratte dal film
Il violento film di Gibson, che ha ricevuto accoglienze discordanti dalla critica e in questo fine settimana ha incassato la somma di 14,2 milioni di dollari, racconta l'estinzione dei Maya. Gibson descrive il periodo turbolento e la fine epocale della grande civiltà Maya interamente in lingua maya yucateco. La parola greca "Apocalypto" in italiano significa: "Mostrare la verità" o "un nuovo inizio".
La trama ruota intorno a un uomo che affronta un viaggio pericoloso in un mondo regolato dalla paura e dalla oppressione. Ad attenderlo è una fine straziante. In seguito ad uno scherzo del destino spinto dalla forza dell'amore per la sua donna e la sua famiglia, cercherà di tornare a casa per salvarsi la vita. Il tutto si svolge in un opulento, ma decadente regno Maya, prima dell'occupazione spagnola.
I critici accusano Gibson di aver descritto l'antica civiltà, come troppo violenta e sanguinosa, sorvolando sul fatto che fu una delle più geniali e laboriose. Qualcuno lo addita come ossessionato dalle guerra e dalla violenza e si fa forte dell'incidente di qualche mese fa, quando Gibson si lasciò scappare davanti agli agenti che "gli ebrei sono la causa di tutte le guerre", lanciandosi in una tirata anti-semita da far rabbrividire. Altri invece lo stimano per la forza delle scene che ha rappresentato e per il loro impatto visivo.
Insomma, il regista che ha prodotto e ideato "Apocalypto", sceneggiandolo con Farhad Safinia, è riuscito ancora una volta a far discutere.Il suo nome è sulla bocca di tutti, da Hollywood allo Yucatan. Proprio qui infatti Gibson ha reclutato gran parte del suo cast, interamente composto da popolazioni indigene americane, attori semi-professionisti scritturati tra lo Yucatan e altre regioni messicane e l'operazione è piaciuta agli indigeni che aspiravano a recitare nei grandi kolossal.
|vilandra|
00lunedì 11 dicembre 2006 18:47
SONOTRANOI
00lunedì 11 dicembre 2006 21:04
Ciao Katy, non vedo l'ora di vederlo!
Sai se verrà doppiato in ita o è interamente in lingua nativa maya?
Marco
|vilandra|
00martedì 12 dicembre 2006 12:30
CIAO MARCO,
il film è stato girato in lingua maya yucateco, quindi niente doppiaggio!
ciauz
SONOTRANOI
00martedì 12 dicembre 2006 14:30
Ottimo, come in The Passion!
Mglio così, l'italiano rovinerebbe tutta l'atmosfera!
Grazie delle info!
Ciao,
Marco
VikkorMallanson
00venerdì 15 dicembre 2006 14:23
E' una vita che seguiamo le vidende di Arbel, e nessuno si e' accorto che Apocalypto e' (o almeno si presta ad essere interpretato come) una parodia della nostra civilta' ultracorrotta, alle porte dell'invasione che la distruggera'?
McGyver
--Michele--
00martedì 30 gennaio 2007 14:58
Riporto la citazione che Mel Gibson ha messo all'inizio del film:
"Una grande civilta' viene conquistata dall'esterno solo quando si e' distrutta dall'interno".
(W. Durant)
Michele
@Shakti@
00martedì 30 gennaio 2007 15:07
Re:
Scritto da: --Michele-- 30/01/2007 14.58
Riporto la citazione che Mel Gibson ha messo all'inizio del film:
"Una grande civilta' viene conquistata dall'esterno solo quando si e' distrutta dall'interno".
(W. Durant)
Michele
Infatti ... c'era una guerra interna tra le tribù... e alla fine arrivano i conquistadores.... che faranno il resto.
@Shakti@
00martedì 30 gennaio 2007 15:10
Re: Re:
Scritto da: @Shakti@ 30/01/2007 15.07
Infatti ... c'era una guerra interna tra le tribù... e alla fine arrivano i conquistadores.... che faranno il resto.
Dimenticavo...
Iconquistadores non erano altrettanto evoluti rispetto ai maya...
Oggi come oggi si potrebbe evitare benissimo... ma se si preferisce rimanere nell'ignoranza e considerare il prossimo "cattivo" e "malvagio" la storia si ripeterà.
I maya avevano scambiato i conquistaores come il ritorno degli dei... e gli spagnoli hanno considerato i maya come dei selvaggi peggio del demonio (potenza della religione!).
VikkorMallanson
00martedì 6 febbraio 2007 16:43
Infatti il rischio che corriamo e' proprio quello di prendere i nuovi venuti per Dio o qualcosa del genere.