ORIONEYE ALIEN CONSPIRACY

Discussioni Misteri e Ufo

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    00 13/02/2015 18:12
    Jasmine wrote:
    > Il 30/10/2012 19:14, DrMorbius ha scritto:
    >> Se no sono solo illazioni senza significato ( vedi ARBEL e il suo
    >> sostenere di essere alieno senza voler fornire prove di cio' )
    >
    > Beh Arbel è un caso a parte.

    Sono sempre stato consapevole che quello che ho affermato/affermo in questi
    anni sia inaccettabile da uno scettico, e forse anche da un non scettico ma
    questi ng non sono luoghi virtuali dedicati allo scetticismo semmai è vero
    il contrario.

    mi rendo anche conto che quanto affermo necessiterebbe di prove per essere
    creduto da tutti, ma io non ho mai avuto la pretesa di essere creduto da
    tutti. io ho portato la mia testimonianza.

    le discussioni feroci e a volte sgradevoli in cui sono rimasto invischiato
    in questi anni non sono mai state frutto della mia determinazione, ma della
    determinazione di soggetti che decidono a priori la buonafede o la malafede,
    cioè che è vero e ciò che non è vero, che distorcono quanto viene detto, che
    non ascoltano.

    Se fosse stato per me io non mi sarei mai scontrato con nessuno.

    cut

    > A me rimane la luce delle stelle e la sensazione delle spighe
    > che si piegano fra le mie mani.

    Vedi, in due righe hai espresso tanto di te, qualcosa di intenso che uno
    scettico non potrà mai sentire, mai condividere.
    ma per questo tu non gli dici che sono dei fessi come non l'ho mai fatto io.
    Semmai potrei dirgli che si perdono qualcosa di importante della vita,
    dell'esistenza, sperando che un giorno possano condividere le stesse cose.

    Quello che qui gli scettici non hanno mai capito di me è che io vorrei che
    loro liberassero le loro sensazioni, che si aprissero all'esistente perchè
    quello che non puoi capire con la razionalità lo capisci con le sensazioni,
    con il corpo, con l'istinto.
    Gli scettici sono incapaci di ascoltare.. che in questo caso specifico non
    significa "leggere" ma entrare nelle reali motivazioni, nel punto di vista,
    nell'esperienza di chi scrive. Gli scettici procedono per dogmi aquisiti ,
    ti citano libri di testo, l'esperto,lo scienziato,il comune buon senso, sono
    chiusi ad ogni cambiamento e sono ossessionati dalle prove.

    Perchè ossessionati? Perchè in un ng che tratta di Misteri e come
    quell'altro di UFO, la richiesta di prove, invocando un metodo scientifico
    tradizionale di indagine è in sintesi un istanza del tutto inappropriata al
    luogo in sui si è.

    Dicono...che l'onere della prova spetta a me....ma come spetta a me se ne
    hanno bisogno loro? Se le prove sono una loro esigenza per darmi ragione, io
    ragione a loro non ho mai chiesto, e per credermi non c'è bisogno di prove
    perchè in presenza di prove non c'è bisogno di credere. quindi cosa vogliono
    da me ? Vogliono non credermi ? Mi va benissimo.
    Non mi va bene che mi dicano del truffatore, del fesso, dell'idiota e tutto
    il corollario che anche tu ben conosci. Questo loro modo di fare è
    quell'istanza egoica di cui parlavi tu che ha come unico obbiettivo quello
    di ripetere a se stessi "ma quante cose ho imparato a scuola", assimilamdo
    al termine scuola anche l' università.

    Dicono che lo fanno per salvaguardare la verità . ma quale verità? quando si
    parla di Misteri e di UFO due termini che per definizione sono la negazione
    della verità nell'accezione comune del termine.
    La verità è che lo scettico nella sua testolina vorrebbe risolvere tutti i
    misteri in modo convenzionale e dare un nome convenzionale a tutti gli UFO
    poi la possono raccontare come vogliono ma è quello che ossessivamente
    ricercano.

    Quindi i fantasmi non esistono e chi ha visto un fantasma è un fesso..senza
    nemmeno porsi il problema se poteva essere qualcosa d'altro.

    Sono ossessionati da Babbo Natale e dai Puffi mettendo a nudo una piattezza
    sensoriale imbarazzante e una incapacità critica non pregiudizievole.

    Morbius è stato sincero almeno: si sente superiore...lui specifica "in
    quell'argomento"... ma tu hai mai trovato un argomento nel quale questi
    signori non mostrino di sentirsi superiori? Faccio un eccezione solo per
    Leonardo che è diverso e per qualcuno che purtroppo non posta più.

    A me questo poco importa perchè non mi suscita competizione con loro,
    parlando io di cose che non possono conoscere, ma che ho sempre sperato
    potessero capire...ma ad altri da molto fastidio... perchè Morbius si deve
    sentire superiore a Kufon ? Qui il punto non è essere superiori, ma sentirsi
    superiori che sono due cose ben diverse.
    Chi è realmente superiore in genere non si sente mai superiore o per lo meno
    non si comporta da tale, ma chi è qui per esprimere una supremazia in balia
    dei sussulti del suo ego non è in grado di essere lucido nemmeno su
    consolidate stategie di comunicazione diventando così sgradevole e meschino
    nel mostrare una costante aggressività nei confronti di quelli che loro
    considerano competitor e non persone con le quali dare vita a un
    brainstorming in relazione agli argomenti trattati.

    Come tu stessa fai notare...niente di più inutile questo titpo di
    comportamento che è per primo negativo proprio verso chi lo mette in
    pratica. talmente negativo che negli anni sono peggiorati diventando sempre
    più emozionalmente segregati e aggressivi a tal punto che non alcuni è
    impossibile comunicare.

    A.RB.EL



    --
    Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere
    torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi
    dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al
    contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona.

    (Arthur Schopenhauer, "L'arte di ottenere ragione")
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    00 13/02/2015 18:22
    Compressione spaziale
    Arne Saknussem wrote:
    > questa sembra molto più promettente di quella del nostro sceMziato
    >
    > en.wikipedia.org/wiki/Breakthrough_Propulsion_Physics_Program
    >
    > e non è una di quelle che lui potrebbe definire "a trombetta"; in
    > compenso, almeno in teoria, potrebbe permettere di raggiungere
    > velocità "near C" dove il "near" è abbastanza rilevante

    Pitch and bias : seguendo la strada giusta è il progenitore della
    compressione spaziale che usiamo noi.

    Ek = (m Vcx d ) / -c => -k

    Ek = Depressione Temporale/Spaziale
    m = la massa della nave
    Vcx = velocità della nave
    d = densità dello spazio
    -c = fuga della nave dal punto -k
    -k = punto di entrata nell'antispazio (densità negativa)


    A.RB.EL
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    00 13/02/2015 18:27
    Dedalo wrote:
    > Il 08/03/2010 16.15, Jasmine ha scritto:

    > Si tratta in fondo di una versione un po' piu' elegante e arzigogolata
    > del classico "l'onere della prova sta a chi afferma".

    che è un immane cazzata.
    la prova la deve cercare chi la richiede dato che ne ha tanto bisogno.
    beninteso non è obbligato a farlo e il problema delle prove è comunque di
    chi le richiede non di chi afferma.
    se uno ha dei problemi a credere in un qualunque dio e chiede prove
    dell'esistenza di dio ai credenti, costoro continueranno a credere a
    prescindere. Inoltre l'esistenza o meno di un qualche dio è del tutto avulsa
    dal fatto che ci sia qualcuno che crede o non crede in lui, quindi sia il
    credere sia il non credere non dimostra l'esistenza di dio.
    Quindi chiedere prove soddisfa solo il singolo individuo richiedente e i
    suoi turbamenti psicologici.
    Si arriva così alla conclusione che il chiedere prove sia esercizio del
    tutto fondato sulla presunzione di appartenere alla "normalità del pensiero
    unanimemente accettato".

    Ora, su 8kkk di esseri umani viventi sul pianeta a spanne almeno il 90 %
    crede in un qualche dio quindi applicando il ragionamento degli scettici a
    questo caso l'anomalia è in chi non crede.
    Altra immensa cazzata infatti.
    Stesso paramentro va usato in tutti i campi del pensiero umano,pensiero, non
    scienza, la scienza viene dopo essendo un prodotto del pensiero.
    Chiamiamo comunemente scienza quel prodotto del pensiero umano in armonia
    con "un" intrepretazione dei fenomeni naturali terrestri o extraterrestri.
    Un intepretazione, forse la più utile e riduttiva per la vita sul pianeta,
    ma non "l'intepretazione assoluta". Un intrepretazione che soddisfi regole
    basate su altre interpretazioni. Facendo un esempio: se inizio a comporre
    una musica in Do maggiore non è accettabile che a metà io continui a
    scrivere in Fa maggiore perchè esistono regole scritte prima e accettate che
    mi obbligano a farlo regole che sono un intepretazione, una delle tante.

    la matematica non è un opinione.

    Questa affermazione che tende a dimostrare l'assoluta universalità della
    matematica è anche un immensa cazzata in assoluto.
    La matematica è un linguaggio: se devi parlare a New York parli
    americano(già con l'inglese vieni visto male) se parli a Tokio parli
    Giapponese. Quindi si è deciso di parlare la stessa lingua ovunque ma è
    altresì vero che la lingua scelta possa non avere in sè tutti le parole per
    spiegare certi eventi naturali.

    Insomma esprimersi per dogmi non va bene e non esistono certezze per nessuno
    e nessuno è nella posizione di considerarsi infallibile sopratutto quando la
    sua visione ha un orizzonte molto ristretto come ha la scienza terrestre. Il
    fatto che qui sia l'unica scienza conosciuta non cambia la sostanza.

    A.RB.EL
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    00 13/02/2015 18:30
    Mnemoni
    vittorio wrote:
    > Attraverso la fisica quantistica è possibile enucleare una serie
    > pressoché infinita di assurdità.
    >
    > E infatti hanno tirato fuori la teoria quantistica dell'anima,della
    > coscienza...
    >
    > www.ilnavigatorecurioso.it/14/02/2013/la-fisica-quantistica-potrebbe-spiegare-lesistenza-dellanima-la-teoria-quantistica-della-co...

    piano piano ci arrivate.....non sono assurdità vittorio...

    sono 13 anni che vi parlo degli Mnemoni (unità di energia discreta
    specializzata, confinata e non confinata, alla base del pensiero umano)
    il pensiero nel suo significato più lato non è quindi altro che energia
    quantica.

    il che significa che relativamente agli Umani, esistono una coscienza e una
    scienza collettiva dal momento che il cervello Umano è in grado di captare
    gli Mnemoni restituiti all'energia libera,quindi non più confinati.

    e bravi.... Stuart Hameroff e Roger Penrose


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    00 13/02/2015 18:33
    Niccolò Fuffaro wrote:
    > secondo la Fisica attuale, la materia non sparisce o appare da sola.

    E' vero e se invece di ragionare in termini di materia ragioni in termini di
    energia,assumendo che la materia è solo uno stato dell'energia la cosa ti
    appare ancora più evidente.

    > Tutto ciò che viene inghiottito da un buco nero, deve saltar fuori da
    > un'altra parte.

    No. "salterà fuori" quando necessario all'equilibrio dal buco nero stesso.
    Saltando un pò di passaggi alla fine i buchi neri garantiscono la non
    dispersione dell'energia
    non tanto per le implicazioni locali del fenomeno(che pure concentra
    l'energia in un punto preciso rendendola indisponibile allo scambio quantico
    ma per le implicazioni non locali del fenomeno che garantisce una quota di
    energia confinata in stato transitorio (massa)
    che consentirà, alla fine di una fase di espansione, la contrazione del
    sistema universo,impedendo la dispersione dell'energia globale del sistema.
    Diciamo che i buchi neri per parametri di tempo di 1kk di anni = 1 sec
    sarebbero visti da un osservatore esterno come pulsanti. ci sono per 3
    secondi poi si risolvono, poi ne appare un altro per 5 secondi, nell'ordine
    dei miliardi di unità,
    insomma.... avete capito.

    Il modello di universo che si espande simmetricamente comunque è errato,
    l'espansione dell'universo è asimmetrica
    proprio in virtù della dislocazione dei buchi neri che non è simmetrica.
    L'universo non ha simmetria sferica.

    > Ecco la definizione di Buco bianco. Un punto nello Spazio da dove
    > enormi quantità di materia ed energia vengono emesse. La famosa
    > 'uscita' del wormhole.

    I wormhole sono degli shortcut nei quali viaggia pochissima massa e
    tantissima radiazione. Detto in modo corretto l'energia percorre il wormhole
    in stato transitorio di compensazione, in stato quantico,(radiazione)
    La loro finalità strutturale è quella di compensare quella quota di
    squilibrio caotico presente in ogni sistema primario.
    Primario significa che non è condizionato in termini di struttura da sistemi
    superiori.
    Sistema superiore è un sistema la cui struttura non dipende da nessun altro
    sistema.

    L'universo attualmente è considerato un sistema Superiore. tuttavia in un
    modello chimico attualmente del tutto teorico, ma di moda... per gli
    scienziati Umani, l'universo potrebbe essere solo un sistema Primario.
    lasciamo perdere il modello "divino" nel quale non sarebbe nemmeno Primario.

    Quindi mentre un sistema superiore è sempre primario, un sistema primario
    non è sempre superiore.

    Esempio: due sistemi primari si influenzano tra loro e quindi nessuno dei
    due è superiore.

    Tornando ai wormhole quindi esistono quando c'è necessità di ripristinare
    l'equilibrio di stato; questo consente una velocità più omogenea
    dell'espansione/contrazione dell'universo a prescindere dalla sua simmetria
    di espansione/contrazione.

    Tornando quindi alla tua domanda i wormhole non hanno alcuna relazione con i
    buchi neri se non quella di appartenere allo stesso sistema superiore.

    A.RB.EL
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    00 13/02/2015 18:51
    Antonio Bruno wrote:
    > Il grande scrittore H.G. Welles disse: "non c'è differenza tra il
    > Tempo e una qualsiasi delle tre dimensioni dello Spazio, tranne che
    > la nostra coscienza si sposta lungo di esso."
    > Io ho un grande rispetto per gli scrittori di fantascienza. Ho sempre
    > pensato che le "ispirazioni", che arrivano alla mente di uno
    > scrittore soprattutto in generi non pragmaticamente definiti, come la
    > fantascienza, debbano essere considerate una scommessa della mente
    > sulla roulette del mistero: a volte, la pallina si può fermare sul
    > numero prescelto.
    >
    > Ancora viaggi nel tempo, dunque... Un'espressione che ha sempre
    > affascinato gli uomini stimolata dall'insinuante sospetto che quella
    > dimensione che chiamiamo "tempo" possa essere la fonte di
    > meravigliose interazioni con le altre tre e che, in qualche modo,
    > come le altre tre, fosse possibile percorrerla. Welles dice
    > all'incirca questo, ma veicola quest'avventura della conoscenza su
    > ciò che costituisce l'elemento basilare dell'essere umano senziente:
    > la coscienza.
    > Potremmo, allora, considerare la probabilità che il "viaggio nel
    > tempo" sia effettuabile con mezzi non materiali? Quali possono essere
    > i veicoli della coscienza...?
    > Di primo acchito, la risposta che mi viene da dare a questo
    > interrogativo è... trasversale, ovvero che la coscienza non può
    > veicolarsi su percorsi "fisici" della nostra realtà ma unicamente su
    > proprietà "iperfisiche". A quanto pare, infatti, l'esperienza dello
    > spostamento sull'asse immaginario del tempo può essere affrontato
    > solo considerando questa quarta dimensione come una sorta di
    > "birichina indisciplinata", non così definibile quanto le altre tre
    > sue sorelle.
    > Proviamo a porci, da profani, alcune domande fondamentali e, con
    > l'aiuto di alcuni fra i più validi scienziati del nostro tempo,
    > vedere di riassumere alcuni possibili scenari in linguaggio semplice
    > per tutti.
    >
    > In primo luogo: quando è nato il tempo?
    > A quanto pare, il tempo sarebbe nato con il nostro universo, insieme
    > alle altre dimensioni. Ora, piuttosto, quello che occupa la mente dei
    > ricercatori è capire se il nostro universo sia nato "ordinato", cioè
    > con premesse di sviluppo uniforme, oppure dal più completo disordine
    > a cui, dopo il ciclo di espansione in cui ora ci troviamo, ritornerà.
    > Tuttavia, un grazioso "giocattolo" spaziale chiamato COBE, lanciato
    > nel 1989 nel cosmo proprio allo scopo di misurare i campi di
    > radiazione di fondo delle onde cosmiche emessi dal nostro neonato
    > universo, ci ha inviato dei dati che indicherebbero che esso è nato
    > in uno stato uniforme, non disordinato; insomma, in uno stato
    > "liscio". Da questo stato di "uniformità" iniziale, la dimensione
    > "Tempo" avrebbe iniziato il suo viaggio su quella che viene chiamata
    > la "freccia del tempo", la quale, ahimè, sembra proprio andare in una
    > sola direzione: passato-futuro.
    >
    > Ma le cose stanno proprio così?
    > Ci fu un astronomo, anni fa, di nome Thomas Gold, il quale elaborò
    > una teoria avversata da buona parte degli scienziati, secondo la
    > quale la freccia del tempo potrebbe essere "bidirezionale", ovvero,
    > proprio come su un palloncino che si gonfia, quando l'universo,
    > assieme alla dimensione Tempo, avrà raggiunto la sua massima
    > espansione, inizierà a ricontrarsi e, con esso, anche la dimensione
    > "Tempo", la quale seguirà, allora, una freccia esattamente contraria,
    > ovvero "Futuro-passato". Classico è l'esempio, che si ritrova in
    > molti testi che trattano questo argomento, della tazza che cade a
    > terra e si rompe nel nostro stato di espansione universale mentre,
    > nella fase di ri-contrazione, la tazza si riassemblerà.
    >
    > Anche se, come ho detto, l'ipotesi di Gold non è stata ben vista
    > dalla maggior parte degli scienziati, i fisici quantistici hanno
    > provato a riprendere questa idea inserendola nel concetto più vasto
    > del "collasso della funzione d'onda" ed hanno provato a creare un
    > modello matematico che comprenda sia il "Big-Bang" (espansione) che
    > il "Big Crunch", (contrazione). Tuttavia, è stato dimostrato che le
    > cose è molto improbabile stiano così. Il Big Bang, essendo emerso da
    > uno stato essenzialmente piano e uniforme, non permette quella
    > "curva" a doppio senso che la teoria della doppia freccia del tempo
    > richiederebbe. E, del resto, non si è più nemmeno certi che sia
    > esistito, un Big-Bang.
    >
    > Allora, questo viaggio nel tempo è possibile o no?
    > Secondo alcuni scienziati relativisti, potrebbe esistere una specie
    > di "legge di natura" volta a preservarci da tutta la serie di
    > paradossi che nascerebbero dall'effettuazione di questi "viaggi". Per
    > ora, però, nessuno è in grado di descrivere questa "legge". Sì è però
    > parlato, e si continua a parlare, di "buchi neri" come di passaggi
    > per viaggi nel tempo; di "multi universi", di "stringhe
    > spaziotemporali", ecc... I relativisti hanno sempre visto con
    > disappunto queste teorizzazioni e, in parte, le hanno smontate.
    > Ultimamente, però, Michio Kaku, un professore di fisica di New York,
    > nel libro "Hyperspace", ha scritto: "La maggior parte degli
    > scienziati, non ha studiato seriamente le equazioni di Einstein". Chi
    > invece lo fa, sostiene in sintesi Kaku, potrebbe realizzare una sorta
    > di buco nero da laboratorio utilizzando una tecnologia complessissima
    > e in gran parte ancora al di fuori dalla nostra portata.
    > Ma l'aspetto più interessante degli sviluppi teorici di Kaku e di
    > altri scienziati che si occupano di questi problemi è quello che
    > potremmo definire "l'aggiramento dei paradossi". Noi sappiamo bene
    > che, tornando indietro nel tempo, potremmo creare degli
    > sconvolgimenti disastrosi nella trama del nostro presente (il futuro
    > di chi torna indietro) anche solo compiendo azioni apparentemente
    > irrisorie. Classico l'esempio di chi torna indietro ed uccide un suo
    > antenato: che gli succederebbe? Sparirebbe...?
    >
    > Finora si è pensato di sì. Questo è un "paradosso" che rende alquanto
    > ardito pensare a viaggi nel tempo. Ma, a quanto pare, i suddetti
    > scienziati potrebbero aver scoperto, sempre teoricamente, come
    > aggirare tali paradossi.
    > In sostanza, come scrive John Gribbin in "Is time travel possible?":
    >
    > "Secondo un'interpretazione della fisica quantistica (ci sono molte
    > interpretazioni e nessuno sa qual è quella giusta, se mai ne esista
    > una), ogni volta che un oggetto quantistico, come un elettrone, è di
    > fronte ad una scelta, il mondo si divide per permettergli di
    > accettare ognuna delle possibilità offerte. Nell'esempio più semplice
    > l'elettrone si potrebbe trovare di fronte ad una parete con due
    > buchi, di modo che potrebbe attraversare un buco o un altro.
    > L'Universo si divide in modo che in una delle versioni della realtà
    > (un gruppo di dimensioni relative) attraversa il buco sulla sinistra,
    > mentre nell'altra va attraverso il buco sulla destra.
    > Spinta al limite questa interpretazione afferma che l'Universo è
    > scisso in copie tendenti all'infinito di se stesso, tutte variazioni
    > su un tema di base, in cui tutti i risultati possibili di tutti i
    > possibili esperimenti devono accadere in qualche luogo del
    > 'multiverso'. C'è quindi, per esempio, un Universo in cui i laburisti
    > sono al governo da 15 anni e si trovano sotto la minaccia di un
    > risorgente partito Tory guidato dal giovane e vibrante John Major.
    > E come risolve tutto ciò i paradossi? Così. Si supponga qualcuno che
    > torna indietro nel tempo per uccidere la propria nonna da bambina. In
    > questo quadro del multiverso si è recato ad un punto di biforcazione
    > della storia. Dopo aver ucciso la nonna torna in avanti nel tempo, ma
    > in un diverso ramo del multiverso. In Questo ramo della realtà non è
    > mai nato, ma non c'è nessun paradosso in quanto nell'universo della
    > porta accanto la nonna è viva e vegeta cosicché l'assassino è potuto
    > nascere ed è potuto andare indietro nel tempo per commettere il suo
    > misfatto!"
    >
    > Non è fantascienza, ammonisce Gribbin nel suo libro. Alcuni studiosi
    > di prestigio, come David Deutsch, ad Oxford, stanno prendendo molto
    > sul serio questa teoria delle "storie alternate" come possibile
    > soluzione che permetta di aggirare i paradossi temporali.
    > E se, a questo punto, senza alcun timore di "sporcarci le mani"
    > parlando di ufologia, cominciassimo ad applicare queste teorizzazioni
    > a possibili spiegazioni per molti eventi ufologici?
    > È abbastanza intuitivo dedurre, da quanto abbiamo detto fin qui, che
    > l'evento ufologico potrebbe essere benissimo l'evincersi di una
    > qualche azione sul tessuto degli eventi, una specie di "storia
    > alternata" in questo universo in cui, forse, siamo destinati a non
    > risolvere mai il loro mistero. Ma, come esiste questo universo in cui
    > scettici e credenti continueranno per sempre a disputarsi lo scettro
    > della ragione, potrebbe essercene un altro in cui gli UFO (qualunque
    > cosa siano) convivono con l'umanità ed interagiscono abitualmente con
    > essa; o altri in cui non ci sono proprio per nulla...
    >
    > Sinceramente, quest'idea di essere in un universo in cui gli UFO sono
    > perennemente destinati a restare in bilico tra realtà e fantasia non
    > mi piace molto. Tuttavia mi affascina la possibilità intrinseca che,
    > però, possa essere nient'altro che un universo "di passaggio" (come
    > per tante altre cose) e che, attraverso qualche altro "buco sulla
    > parete", potrei, magari, un giorno, spostarmi con la coscienza in un
    > universo pieno di meravigliosi paradossi...
    >
    > A.B.
    >
    > (Tranquilli, Albricci capisce tutto!)

    Alcune cose lette mi fanno venire in mente certi filosofi greci come Zenone
    e i loro paradossi.

    il Tempo è un concetto astratto creato dall'uomo ad arte per ottenere una
    raffigurazione dell'esistente che implichi un legame di relazione,
    di valenza con l'ambito in cui vive.

    in realtà il tempo non esiste.viene creato dall'uomo per comodità di
    ragionamento.

    il sole che tramonta ad esempio viene trasformato in un riferimento
    temporale. i cicli della luna. l'attività dell'uomo. tutti vengono
    trasformati in riferimenti temporali partendo dal "prima" e "dopo" fino al
    miliardesimo di secondo e oltre. non c'è limite infatti nella misura del
    tempo un po' come diceva Zenone.Puoi sempre dividere quel tempo per due
    all'infinito e avrai sempre un numero.-

    L'universo si espande e si contrare fino a che c'è energia ed essendo un
    sistema confinato questa energia pur cambiando di stato non diminuirà nè
    aumenterà mai. Esiste. Non c'è inizio non c'è fine, quindi non c'è tempo.
    Esiste.-

    Perchè esiste? Questa è la vera domanda. Ma è fondamentalmente una domanda
    che si basa su basi errate. Esiste.
    Posri il problema di perchè esiste è la negazione dell'esistenza stessa
    dell'universo perchè presume che in un determinato tempo un universo possa
    non esistere.

    L'uomo studia l'universo adattandolo ad un modello relativo che è il suo
    modello e questo gli impedisce di arrivare ad una rappresentazione corretta.

    E' chiaro che per la vita sul pianeta tutto ciò è di minima importanza. dal
    punto di vista strettamente planetario tutto ciò è ridondante.
    ma è sufficiente che alzi gli occhi al cielo e questo diventa fondamentale.

    L'approccio dell'uomo nei confronti dell'universo è di tipo psicotico.
    L'uomo crea castelli in aria, ovvero crea un suo modello di universo
    e poi vorrebbe abitare in questo castello. tipica a valenza psicotica con la
    realtà che non può essere soggettiva ma che per definizione è oggettiva.

    L'universo ha quindi una sua oggettività trascendente intesa come estranea
    all'esperienza umana,Platone forse è l'uomo che più si è avvicinato
    concettualmente a questo punto.

    Viaggi nel tempo? Sì diciamo così, ma in realtà siamo sempre nello stesso
    posto che Esiste.
    Da una stella distante 2000 anni luce con un potente telescopio tu potresti
    vedere Cesare che sconfigge i Galli ad Alesia (usiamo il modello terrestre
    di anno luce tanto per non fare casino) . Cesare sconfigge sempre i Galli ad
    Alesia dipende da dove lo guardi. Anche adesso sta sconfiggendo i galli ad
    Alesia. E' un evento relativo al punto dell'osservatore. Ma come fa
    l'osservatore ad osservare se stesso ad Alesia ? ossia a "raggiungere"
    Cesare che sconfigge i Galli ? Dovrebbe poter interagire nella trama
    dell'energia. Dimenticati gli pseudo 2000 anni che la luce impiegherebbe per
    arrivare all'osservatore in questione anche perchè per un altro osservatore
    distante 3000 anni luce dalla terra la battaglia di Alesia dovrebbe ancora
    avvenire mentre per uno a 1000 sarebbe già avvenuta tanto come per uno a 500
    come per uno a 250, come per te che vivi sulla terra. Ovviamente nopn puoi
    agire su un pianeta su un sistema stellare e sull'universo ma puoi agire
    sull'osservatore. L'energia dell'universo quando era vivo Cesare era in uno
    stato diverso,quell'equilibrio non era quello di oggi ma era,anzi come
    vedremo E'
    Se l'osservatore viene riassemblato in quella trama, in quello stato, si
    potrà trovare ad Alesia il giorno della battaglia. E' come il numero civico
    e la via. Se arrivi in una città e conosci via e numero civico puoi
    raggiungere una certa realtà ossia quell'appartamento, se non lo conosci
    l'appartamento esiste oggettivamente lo stesso ma per te non esiste perchè
    non hai la possibilità di trovarlo. Quello che chiami passato è come se tu
    fossi in una città che ha un appartamento che tu non puoi raggiungere perchè
    non hai l'indirizzo. Sai che c'è, qualcuno che te lo ha descritto, ma non
    puoi raggiungerlo mai, a meno che tu non abbia l'indirizzo.
    Il cosidetto viaggio nel tempo è l'psservatore che va in quell'appartamento
    perchè munito di indirizzo.
    Per poter fare questo devi conoscere esattamente la mappa degli stati
    dell'energia dall'origine al momento che vivi e questi sono dati certi.
    Diverso il cosidetto futuro perchè qui si agisce su dei modelli teorici non
    meno validi come sistema, perchè si basano sui dati dall'origine al momento
    che non lasciano spazio a variazioni caotiche, almeno generalmente-

    Da questo si deduce che il cosidetto viaggio nel passato è pìù semplice che
    quello nel futuro che ha caratteristiche diverse, olografiche potrei
    definirle, mentre quello nel passato è reale ossia puoi uccidere Cesare e
    far vincere i Galli.

    Se dunque l'osservatore è bilocato vedrà se stesso uccidere Cesare ad
    Alesia. la bilocazione non è magia ma una capacità di replicare quello stato
    di energia confinata che è il corpo umano. nessuno è in grado di farlo senza
    una tecnologia dedicata.
    Cosa accade se le 2 locazioni vengono a coincidere? Esempio cosa accade a
    Padre Pio che è bilocato in san pietro a roma e in puglia se si incontrano a
    metà strada? la bilocazione si semplifica perchè l'energia tende alla
    semplificazione e alla conservazione disponibile ( un discorso che ci porta
    lontano...) diciamo che l'energia è la prima forma di intelligenza
    strutturata dell'esistente,tanto per capirci meglio.

    Questo significa che ciò che banalmente si dice che avverrà, è già scritto
    nella sequenza degli stati dell'energia.

    E' un discorso un po' ostico che alla luce delle attuali conoscenze
    terrestri è difficile da spiegare in modo comprensibile, spero di aver
    trovato gli esempi giusti.

    ciao

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 03:23
    edison wrote:
    > La teoria del big bang e tutte le ipotesi piu' recenti (e fantasiose)
    > dela fisica teorica moderna, dalle stringhe al multiverso e via
    > dicendo, sembrano suggerirci che non esista un Dio creatore.

    direi formalmente di dimenticare la parola Dio.
    parliamo di creatore.

    > Allo stesso tempo pero' le caratteristiche straordinariamente
    > particolari che hanno condotto alla nostra esistenza (per es. il
    > fatto che la velocita' di espansione dell'universo sia
    > incredibilmente vicina a quella ottimale per consentirgli di
    > espandersi per milioni di anni senza ricontrarsi o raffreddarsi
    > troppo in fretta),

    ci sarebbe comunque ampio margine: se l'universo, il ciclo universale
    aumentasse la velocità del 90% la nostra esistenza (non la vita in senso
    lato)
    sarebbe sempre possibile nel tempo relativo di un battito di ciglia in 1
    ora.

    tutto è in movimento,il sole da cui dipende l'esistenza qui sulla terra
    esisterà per
    pochi secondi soltanto


    > ci spingono a dover per forza immaginare una serie
    > innumerevole di "tentativi" di universo, o di universi effettivamente
    > esistenti, in modo da poter considerare il nostro come uno
    > particolarmente fortunato tra gli infiniti altri.

    no è proprio così.
    non esiste fortuna o sfortuna, non esiste il caso quando si parla di
    universo
    relativamente alla sua macro struttura.
    è lecito invece considerare un caso quel battito di ciglia che è la nostra
    esistenza.

    Le frontiere più avanzate della nostra ricerca, di cui qui non ho mai
    parlato,
    simulano i legami tra i vari universi come legami "chimici" praticamente con
    scambio
    di strutture,anzi con messa in comune di strutture è più preciso.

    l'unica finalità di tutto questo è un equilibrio, niente di più.

    > A questo punto pero' siamo passati dall'idea un Essere creatore a
    > quella di un Infinito creatore; qualcosa di ben diverso dal concetto
    > religioso della divinita' ma comunque un qualcosa, una Legge ( ? )
    > "metauniversale" capace di generare mondi all'infinito, anche se
    > parliamo di un infinito molto diverso dal concetto (gia' di per se'
    > aleatorio) che possiamo averne noi esseri immersi nello spazio tempo
    > di un singolo universo.

    Che visione d'insieme puoi avere dal tempo di un battito di ciglia?
    E del resto questo problema del creatore è poi così importante?
    Potrebbe non esserci nessun creatore nè Essere nè Infinito,
    sono tutte rappresentazioni relative alla vita umana.

    Perchè cercare sempre un creatore del tutto?

    > Ora pero', se questa ipotesi fosse vera, significherebbe che noi
    > stessi siamo immortali, o qualcosa di molto simile.

    in questo senso lo siamo. la nostra energia è immortale.
    vista dal punto di vista personale l'energia che ci determina è immortale.
    l'energia assume vari stati ma è immortale,non si esaurisce.
    solo il suo stato cambia. la vita è uno di quegli stati.
    dal punto di vista del principio di conservazione dell'energia
    un buco nero e un uomo sono due situazioni definite dallo stesso stato.
    cioè l'energia in stato di segregazione.
    la differenza è che mentre il buco nero è indisponibile allo scambio
    quantico e non emette alcuna radiazione
    anche se Hawking dice il contrario....
    il cervello umano "filtra"energia in stato quantico realizzando uno scambio
    nei due sensi e sopratutto marcando questa energia che rimarrà marcata
    durante tutto il ciclo dell'universo di appartenenza.
    ciò spiega tanti fenomeni attualmente ritenuti inspiegabili dalla scienza
    terrestre come la telepatia,i cosidetti fantasmi,
    la preveggenza, e tutti quei fenomeni generalmente attribuiti dalla scienza
    a suggestione individuale.

    esistono Umani in grado di realizzare uno scambio quantico anche del loro
    corpo e questo spiega la bilocazione.

    > Un "generatore
    > infinito" di universi infatti finirebbe per ricreare anche il nostro
    > stesso universo, e infiniti molto simili al nostro, infinite volte. E
    > forse noi stessi esisteremmo gia' adesso infinite volte in infiniti
    > "luoghi". E con infinite vite.

    troppo meccanica questa visione.
    prova a non pensare a un generatore.

    > Certo, potrebbe esistere anche una terza possibilita', cioe' che il
    > nostro universo sia l'unico esistente e che sia sbucato dal nulla
    > cosi' composto, pero' mi sembra la meno ragionevole.

    mi auguro non lo pensi nessuno.

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 03:38
    Pixelix wrote:
    > Il giorno lunedì 30 aprile 2012 16:28:55 UTC+2, centromix ha scritto:
    >> Il Mon, 30 Apr 2012 06:56:53 -0700 (PDT), Pixelix
    >>
    >> ha scritto:
    >>
    >>> Il giorno venerdì 27 aprile 2012 23:22:05 UTC+2, Daredevil ha
    >>> scritto:
    >>>>
    >>>> certo certo, svicola sempre e dimostra non capire nemmeno
    >>>> l'italiano, SCRITTORE !! Ah quel libro del tuo adorato Einstein
    >>>> esiste anche in formato pdf: snipurl.com/239brqh
    >>>> Non gli dai nemmeno un'occhiata, SCIENZIATONE ? AHAHAH!
    >>>>
    >>
    >>> Se non ci capisco nulla mi devo vergognare o posso continuare a
    >>> guardarmi
    >>> allo specchio? Perché tutti parlano di relatività, quanti, stringhe
    >>> e via discorrendo, con una naturalezza disarmante, ma io da buon
    >>> ragioniere non sono mai riuscito
    >>> a capire come facciano
    >>
    >> chi e' che qui parla di "relativita', quanti, stringhe"? Io non vedo
    >> nessuno che ne parla a parta uno che ne Sparla, infatti non ci
    >> capisce una minkia. Ah, ha fatto il "ragioniere" come te, solo che
    >> non sa contare fino a 10 e fa solo lo SCRITTORE a perdere.
    >>
    >
    > Non parlo solo di questo newsgroup, ma in generale. Al bar, in
    > spiaggia, tra amici, tutti sanno tutto (teorie che neanche
    > Asimov...), ma sinceramente ho scorso giusto un paio di pagine del
    > pdf per rendermi conto che non sia un argomento alla portata di
    > tutti. Non fosse altro che per le formule matematiche, che da sole
    > rendono il testo incompresibile ai più. Poi magari mi sbaglio.
    >
    > Cordialmente,

    Il testo in questione è come un libro di cucina che per spiegarti come si fa
    un timballo di riso ai tartufi inizia con lo spiegarti con quali componenti
    vengono fabbricati la padella e gli utensili da cucina che utilizzerai e che
    ti descrive la struttura della tomaia delle scarpe che dovrai usare per
    andare in cerca di tartufi.
    Poi nella ricetta magari...si scorda di citare il sale e il piatto che ne
    risulta da una pedissequa osservanza fa schifo, ma c'è anche chi si abitua a
    mangiare insipido e poi dice che è buono... e in fin dei conti la cosa
    essenziale è mangiare ed essere convinti di aver raggiunto anche
    l'eccellenza.

    Per quanto riguarda l'uso della matematica per descrivere una teoria di
    fisica e dimostrarne la formale validità teorica, sarebbe interessante
    chiedersi se nasce prima l'uovo o la gallina. Questo non se lo chiede mai
    nessuno e sicuramente viene considerato un eresia dagli utilizzatori
    compulsivi di questo linguaggio che è la matematica,quindi praticamente la
    totalità del pianeta, fatte dovute rarissime eccezioni.

    Se vogliamo far tornare i conti è sufficiente adattare la teoria alla
    matematica il che fino a certi limiti,non è poi così difficile come sembra..
    ...ma ora oltre questi limiti ecco che i fisici si prendono a cazzotti sulla
    gravità quantistica. c'è qualcosa che non funziona...
    Puoi adattare alla matematica anche le tue osservazioni sull'universo per
    dargli un senso condiviso.
    Potresti farti la domanda se la matematica è un linguaggio logico in grado
    di rappresentare non localmente la realtà, ma poi ti direbbero che sei da
    bruciare sul rogo. Altri sono stati bruciati in passato per molto meno.
    La matematica ha sicuramente un utilità pratica, nasce per questo. Ma è un
    prodotto locale e qui sulla terra va benissimo.
    Sulla terra vanno benissimo tante cose che altrove mostrerebbero la loro
    inadeguatezza o sommarietà.

    Se ci pensi gli uomini facevano tutte le loro cosine anche prima di Galileo
    che di fatto è il vero ideatore delle teoria della relatività.
    Quindi anche adesso gli uomini sulla terra fanno tutte le loro
    cosine,lanciano razzi, vanno sulla luna,...il progresso è lento perchè il
    pensiero è farraginoso in quanto ammalato di formalismo conservativo.

    La fisica pecca di eccessivo formalismo e il formalismo, matematico o meno,
    è sempre un limite,un limite intrisecamente imposto che ai più distratti non
    appare come tale.

    Il pensiero è libero e in quanto tale dovrebbe essere immune dal qualunque
    formalismo. In realtà di persone in grado di pensare fuori dagli schemi ce
    ne sono ben poche. Molti ad esempio alla domanda "ma quando tu pensi a
    qualcosa pensi delle frasi compiute?" rispondo sì, con questa risposta
    dimostrano di essere condizionati dal formalismo del linguaggio anche quando
    pensano.
    Qualcuno potrebbe dirti che senza linguaggio non c'è pensiero ma ovviamente
    non è vero. Ma questa è una concessione facile da ottenere... ma non toccare
    mai l'uso della matematica o verrai bruciato dopo essere stato spellato
    vivo.

    la matematica in se è bella,perfetta nel suo ambito, ma dovrebbe essere fine
    a se stessa,i matematici puri lo sanno.

    quel testo pdf è farraginoso, ripetitivo, ridondante, autoreferenziante,
    alla fine quasi inutile, per cucinare qualcosa che sia considerato cibo in
    giro per l'universo. qui se lo mangiano di gusto però e alla fine sembra che
    sia quello di cui tutti si preoccupano. buon appetito.

    Io dico spesso che Einstein è stato male intepretato, ma probabilmente lui
    stesso peccando di formalismo ha costretto il suo pensiero, che ebbe un
    intuizione straordinaria,nel senso letterale del termine, in un abito
    davvero relativo ( per usare un gioco di parole).

    La fisica quantistica è un tentativo di liberarsi in un certo qual modo da
    alcuni formalismi, ma poi per sostenersi ne ha imposti altri e qualcuno a
    quanto pare su questo si incazza anche.
    La Teoria del tutto, la teoria unificatrice delle forze fondamentali
    dell'universo (inteso dalle particelle subatomiche agli ammassi di
    galassie ) necessita di un approccio non condizionato dal formalismo locale.

    Iniziare a pensare con il cervello degli altri, nella vita di tutti i
    giorni, è consigliato per capire il mondo, per capire le reazioni della
    gente e in questo modo ciò che sembrava assurdo assume un senso,un
    significato.

    e tu mi dirai...ma a livello scientifico chi sono gli altri ? Ottima
    domanda.
    E io ti rispondo: Come pensi che evolverà il mondo nell'isolamento attuale?
    C'è un momento in cui l'evoluzione del pensiero si ferma, in cui i modelli
    raggiungono un loro limite, se ci fai caso la fisica fa spendere alla
    comunità discrete risorse per macchinari in grado di indagare il sempre più
    piccolo e il sempre più grande e lontano ( considerando poi che forse è più
    lontana da noi una particella subatomica che un altra galassia.) e poi ?
    cosa sperano di trovare questi? qualcosa che dica " Ehi io sono la
    particella di dio, sono l'origine del tutto"
    Ottimo ora sappiamo come si fa l'arrosto !

    oppure i neutrini...cazzo.. sono bravi al Gran Sasso, davvero bravi, ma
    indagano su un qualcosa che ....come se tu indagassi sul fumo per capire
    cosa è stato bruciato, ma non saprai mai dove/perchè/quando...

    tutti sperano in cuor loro di trovare qualcosa di più veloce della luce...
    perchè questa idea bislacca? competizione? agonismo? solitudine?

    il motivo vero è il non comprendere che la luce ha velocità locale e che
    quindi quel limite che mostra qui lo ha solo qui. quindi si chiedono...ma ci
    sarà qualcosa di più veloce? possiamo trasmettere informazioni a una
    velocità più veloce della luce? si certo altrove è possibile trasmettere
    informazioni o spostare la materia a velocità maggiori di quella che la luce
    ha qui, ma non di quella che la luce ha in QUEL sistema di riferimento..
    Insomma un grosso equivoco.

    e che dire dell'orizzonte degli eventi? non siamo fatti per esistere in un
    buco nero quindi se noi in un buco nero non esistiamo forse non esiste
    nemmeno lui.
    e quindi perchè espandere il nostro orizzonte conoscitivo oltre quel
    limite,oltre il quale le leggi della fisica non sono più valide? a nessuno
    viene forse in mente che sia un limite della fisica? magari evitare di
    descriverlo come "orizzonte degli eventi" potrebbe incentivare la voglia di
    qualcuno di guardare dentro il buco nero e chiedersi "Perchè un GIGA
    universo di 10^9 anni luce si è ridotto in un qualcosa grande 10^-12 di un
    protone?"
    Chi glielo fa fare?
    e in quel buco nero perchè non dovrebbero esserci leggi fisiche?

    Per questo alla fine apprezzo di più chi si sforza di capire la fisica senza
    conoscere la matematica piuttosto di chi fa il pappagallo citando equazioni
    senza cogliere il perchè e porsi domande e avere l'impulso di andare oltre
    il SUO orizzonte degli eventi.

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 03:54
    VITRIOL wrote:
    > daily.wired.it/news/scienza/2012/06/08/velocita-neutrini-luce-nuovi-risultati-95...

    L'aspetto sconcertante di tutta questa vicenda dei neutrini superluminali è
    che la comunità scientifica accoglierà queste verifiche sperimentali come la
    prova che nell'universo nulla può trasferirsi ad una velocità superiore a
    299 792,458 km/s
    continuando così ad alimentare un modello di universo del tutto surreale
    basato sulla credenza che la velocità che la luce ha nel sistema di
    riferimento solare cioè 299 792,458 km/s sia la stessa(con minime
    variazioni) che la luce ha in ogni angolo dell'universo.

    Vale la pena ricordare come le verifiche sperimentali che gli astrofisici
    portano a sostegno di questa teoria che vede
    c =299 792,458 km/s facendone una costante della fisica indipendente dal
    sistema di riferimento, sia pesantemente condizionata, da misurazioni
    effettuate dentro un singolo sistema di riferimento, come dire che dato che
    io sto seduto in un treno in movimento mi considero fermo in assoluto perchè
    quel treno non ha finestrini che mi mettano in grado di guardare fuori e
    rendermi conto che il treno si sta muovendo e che quindi anche io mi sto
    muovendo nei confronti di un altro sistema di riferimento che non è il
    treno.

    Gli astrofisici questi finestrini ritengono di averli, ma si sbagliano,
    perchè in realtà non sono finestrini trasparenti che consentono di vedere la
    realtà esterna al sistema di riferimento treno, ma sono dei monitor sui
    quali viene riprodotta una sequenza di quelle immagini che loro si aspettano
    di vedere in base a teorie dimostrate localmente, come dire.... vedo quello
    che penso.

    Di certo la vita non cambia dentro al treno e si può vivere in eterno con
    questa convinzione senza nessun genere di problema assumendo il fatto che la
    realtà esterna è solo da guardare, tutto andrà bene infatti fino a che
    qualcuno non penserà di aprire una porta del treno perchè ha deciso di
    scendere, scendendo a quel punto potrebbe stupirsi di volare via ad una
    velocità che lui all'interno del treno non avrebbe mai potuto raggiungere.

    L'universo è bello perchè è vario e come dicevo ieri le scoperte vanno
    contestualizzate e vanno valutate anche in base alla tecnologia disponibile,
    ma è anche una questione di volontà e relativamente a questo aspetto non
    vedo nella comunità scientifica la volontà di andare oltre ai modelli
    locali, quasi che questo atteggiamento trovasse la sua genesi in una
    necessità di sentirsi rassicurati in un mondo ristretto.

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 04:09
    Jinn wrote:
    > "feynman" ha scritto nel messaggio
    > news:a5ifb9F1ijU1@mid.individual.net...
    >> Del Mastro twittando in diretta dal Cern conferma 4 canali di
    >> decadimento a 3,4 sigma e due nuovi canali a 5 sigma.
    >> Io stappo il Chianti!
    >>
    > 8 miliardi per una foto!
    > L'avete proprio preso nel busone

    quanto pagheresti per una foto di dio? qualcuno la pagherebbe molto di più.
    questo passo della fisica è più importante del primo passo di Armstrong
    sulla luna.

    commento:
    "Vogliamo chiamare Campo di Higgs la specializzazione dell'energia ? ok va
    bene. si tratta solo di termini.
    in fin dei conti il vecchio Higgs se lo merita se non altro perchè ha
    pianto.
    Ora se la ricerca procederà nella direzione giusta molti problemi della
    fisica saranno risolti. Ben presto gli scienziati arriveranno a capire che
    il fotone ha una massa misurabile e variabile a seconda delle condizioni
    locali il che sta a dire velocità variabile a seconda delle condizioni.

    Ve = Rc/Mc

    Ve = Velocità della luce
    Rc = radiazione del fotone
    Mc = massa del fotone

    A quel punto torneranno i conti relativamente alla massa mancante
    dell'universo.



    A.RB.EL

    --
    www.asps.it/albriccone.htm
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    00 14/02/2015 04:10
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 04/07/2012 14:04, ARBEL ha scritto:
    >
    >> Ora se la ricerca procederà nella direzione giusta molti problemi
    >> della fisica saranno risolti. Ben presto gli scienziati arriveranno
    >> a capire che il fotone ha una massa misurabile e variabile a seconda
    >> delle condizioni locali il che sta a dire velocità variabile a
    >> seconda delle condizioni. Ve = Rc/Mc
    >>
    >> Ve = Velocità della luce
    >> Rc = radiazione del fotone
    >> Mc = massa del fotone
    >
    > Senz'altro, come no...
    >
    > Ora, conosciamo l'equazione dimensionale della velocità. Conosciamo
    > anche quella della massa.
    >
    > Potresti, per cortesia, quantificare dimensionalmente la grandezza
    > "radiazione" ?

    come vuoi ma non credo che ci capirai molto:

    per capire non puoi prescindere dall'equazione di equilibrio dell'energia
    che è appunto un equazione dimensionale dinamica.
    equazioni statiche noi non utilizziamo in quanto raffiguranti modelli
    inesistenti.

    Es(n=>N)<<=Es(n)<=Es<=Stc<=St<= Es(n)<=>St(n)<=Stc(n)<=Es(n=>N)

    Es = Equilibrio di stato [ Energia ]
    St = Stato transitorio [ massa ]
    Stc = Stato transitorio di compensazione
    [ quanti-[ fotoni, gravitoni ++] ]
    n = tendenza a infinito
    N = limitazione di ambito dell'Energia [infinito relativo]

    quindi detto questo
    trasformiamo l'equazione statica
    Ve = Rc/Mc

    in un equazione dinamica dimensionale

    le parentesi ( sono descrittive
    le parentesi [ indicano i sottosistemi dipendenti di flusso dell'energia

    Ev(n=>N)<<==[Stc[=>n]]<==[[st=/=>>stc] <=>En]

    Essendo equazioni dinamiche il segno = che usate voi non trova un segno
    corrispondente.
    Non c'è niente di uguale in un equazione dinamica e ciò è insito nel
    concetto di tempo T che come tale per noi non esiste
    essendo implicito nell'equilibrio dinamico.
    Questa equazione dinamica a differenza di quella statica mostra anche il
    variabile rapporto causa-effetto. tra Ve;Rc;Mc

    Per quanto riguarda le unità di misura puoi usare tranquillamente quella x
    l'Energia anche la velocità per noi è espressa
    con la stessa unità di misura.

    Questo significa che per quanto trascurabile sia in realtà, quando un uomo
    imprime a un oggetto una determinata velocità modifica lo stato
    dell'universo che però tendendo all' equilibrio riporta il sistema nella
    situazione anteriore all'evento...vabbè questo è un esempio che va bene per
    bambini...ma è chiaro.

    In pratica fuori da un universo non sei in grado di imprimere velocità a
    nessun sistema non essendoci energia a disposizione. Se l'energia di sistema
    è zero En= zero ...nada

    tutto sta in piedi in virtù di [x] <==> En dove x è il sottosistema in esame
    (tutto ciò che è alla sinistra di <==>En

    Tornando a
    Ve = Rc/Mc

    capisci bene come se [Rc] = zero, qualunque sia la massa, la velocità [Ve]
    sia = zero
    ciò non fa che confermare quello che accade oltre l'orizzonte degli eventi.
    quindi tutti i filmetti di fantascienza in cui si vede una nave stellare che
    "combatte con la sua misera energia" x sfuggire alla terrificante energia
    gravitazionale di un buco nero è pura fantademenza tanto come vale per i
    fotoni che in quel punto hanno Rc => zero


    A.RB.EL






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    00 14/02/2015 04:14
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 04/07/2012 22:20, ARBEL ha scritto:
    >
    >
    >> Cosa fai mi richiedi quello che ho appena spiegato ?
    >
    > No, chiedo la definizione dimensionale della grandezza "radiazione".
    > Non è complesso. Puoi farcela.
    >
    >> Per quanto riguarda le unità di misura puoi usare tranquillamente
    >> quella x l'Energia anche la velocità per noi è espressa con la
    >> stessa unità di misura
    >
    > Qui giusto un chiarimento...
    >
    > Non ho idea di come si chiami la vostra unità di misura per la
    > velocità/energia, ma sentiti libero di sostituire a "joule" il vostro
    > termine.

    Sì era quello che intendevo infatti.

    > Seguo anche la tua raccomandazione di usare le unità
    > astronomiche come unità di misura per le distanze.

    non l'ho scritto in questo thread anche perchè non si è parlato di distanze.
    comunque meglio dei metri sicuro.

    > Un corpo che "viaggia a un miliardo di joule" di velocità (lo hai
    > scritto tu che posso tranquillamente usare per la velocità la stessa
    > unità di misura dell'energia) in quanto tempo copre la distanza di
    > dieci anità astronomiche?

    beh non è difficile direi quasi elementare. se usi i joule per la velocità
    devi usare i joule anche per la distanza.
    devi sempre usare la stessa unità di misura. non capisco quale sia il tuo
    problema.
    certo che se ragioni in joule e poi mi tiri fuori le AU così per incasinare
    le cose prima devi conoscere a quanti joule corrisponde 1 AU il che nel caso
    del fotone

    Roma può essere distante da Milano 600 Km, oppure 100 litri di benzina, 120
    di GPL eccet. dipende cosa ti interessa valutare. in ogni vaso la distanza è
    sempre la stessa solo espressa diversamente.


    Io realmente non capisco perchè vi ostinate a non capire una fisica molto +
    lineare della vostra, molto più essenziale e semplice nella quale i vostri
    concetti di base sono unificati; vi siete incartati in un formalismo che
    ormai viaggia solo verso il suo sterile sostentamento e non verso la
    comprensione del reale.

    Michela l'amica o allieva di feynman,parlava delle 4 Forze
    fondamentali.......e diceva che la forza gravitazionale rimarrà fuori a
    lungo dai tentativi di unificazione. In realtà non c'è niente da unificare
    perchè anche quella che voi chiamate forza gravitazionale dovreste chiamarla
    energia gravitazionale.
    L'unica forza fondamentale della natura è l'Energia; quelle che voi chiamate
    forze fondamentali e cioè la forza nucleare forte, [la forza nucleare
    debole, la forza elettromagnetica] e la forza gravitazionale sono solo
    specializzazioni dell'unica forza fondamentale della natura che è l
    'Energia.

    Chiamatela Energia nucleare forte, Energia nucleare debole, Energia
    elettromagnetica ed Energia gravitazionale.
    sono specializzazioni dell'Energia (di cui dovete dimenticare il significato
    esoterico)

    Tutto è solo e unicamente specializzazione dell'Energia.
    Se ripartite da questa nuova prospettiva tutto vi risulterà più semplice.

    Voi avete la necessità dell'analisi dimensionale proprio a causa di questo
    modo di ragionare A SETTORI
    quando noi scriviamo un equazione dinamica invece non abbiamo alcuna
    necessità di verificarne la validità con un analisi dimensionale.
    Non so come fare a fartelo capire.

    A.RB.EL





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    00 14/02/2015 04:18
    ARBEL wrote:
    > Aqualung@despammed.com wrote:
    >> Il 04/07/2012 14:04, ARBEL ha scritto:
    >>
    >>> Ora se la ricerca procederà nella direzione giusta molti problemi
    >>> della fisica saranno risolti. Ben presto gli scienziati arriveranno
    >>> a capire che il fotone ha una massa misurabile e variabile a seconda
    >>> delle condizioni locali il che sta a dire velocità variabile a
    >>> seconda delle condizioni. Ve = Rc/Mc
    >>>
    >>> Ve = Velocità della luce
    >>> Rc = radiazione del fotone
    >>> Mc = massa del fotone
    >>
    >> Senz'altro, come no...
    >>
    >> Ora, conosciamo l'equazione dimensionale della velocità. Conosciamo
    >> anche quella della massa.
    >>
    >> Potresti, per cortesia, quantificare dimensionalmente la grandezza
    >> "radiazione" ?
    >
    > come vuoi ma non credo che ci capirai molto:
    >
    > per capire non puoi prescindere dall'equazione di equilibrio
    > dell'energia che è appunto un equazione dimensionale dinamica.
    > equazioni statiche noi non utilizziamo in quanto raffiguranti modelli
    > inesistenti.
    >
    > Es(n=>N)<<=Es(n)<=Es<=Stc<=St<= Es(n)<=>St(n)<=Stc(n)<=Es(n=>N)
    >
    > Es = Equilibrio di stato [ Energia ]
    > St = Stato transitorio [ massa ]
    > Stc = Stato transitorio di compensazione
    > [ quanti-[ fotoni, gravitoni ++] ]
    > n = tendenza a infinito
    > N = limitazione di ambito dell'Energia [infinito relativo]
    >
    > quindi detto questo
    > trasformiamo l'equazione statica
    > Ve = Rc/Mc
    >
    > in un equazione dinamica dimensionale
    >
    > le parentesi ( sono descrittive
    > le parentesi [ indicano i sottosistemi dipendenti di flusso
    > dell'energia
    > Ev(n=>N)<<==[Stc[=>n]]<==[[st=/=>>stc] <=>En]

    non l'ho mai detto, in effetti, ma per una migliore comprensione queste
    equazioni vanno lette da destra verso sinistra.

    quindi è intuitivo che il vostro segno = nella espressione dinamica di
    sopra lo puoi identificare nel segno <<==
    e se vuoi identificare la velocità di sistema è Ev; in condizione da
    Evn(velocità della luce = c) ;in condizione da EvN(limitazione di ambito
    dell'energia. il che significa che le varie specializzazioni dell'energia si
    influenzano tra loro limitandosi in un ambito provvisorio.
    Quindi la frase che leggo spesso "nell'universo agiscono 4 forze
    fondamentali eccet" in realtà è "nell'universo INTERAGISCONO 4
    specializzazioni dell'energia". Questa INTERAZIONE è sempre in equilibrio
    dinamico.

    Poi esistono altre specializzazioni...ma atteniamoci a quelle che valutate
    voi.
    E' il concetto che è sotto la lente.


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    00 14/02/2015 04:25
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 05/07/2012 11:20, ARBEL ha scritto:
    >

    > Domanda:
    >
    > Un corpo che "viaggia a un miliardo di joule"
    > in quanto tempo percorre la distanza di dieci
    > unità astronomiche?

    tu sai leggere l'italiano? dubito che tu non lo sappia leggere.
    ma riproviamo:

    io ho scritto:

    "non è difficile direi quasi elementare. se usi i joule per la velocità
    devi usare i joule anche per la distanza.
    devi sempre usare la stessa unità di misura. non capisco quale sia il tuo
    problema.
    certo che se ragioni in joule e poi mi tiri fuori le AU così per incasinare
    le cose prima devi conoscere a quanti joule corrisponde 1 AU il che nel caso
    del fotone..."

    c'è scritto che se usi i joule per la velocità devi usare i joule anche per
    la distanza e tu mi vieni a chiedere " Un corpo che "viaggia a un miliardo
    di joule in quanto tempo percorre la distanza di 10 AU ?"

    vedi che non hai capito niente?!

    se tu mi avessi chiesto 1AU a quanti joule equivale la domanda sarebbe stata
    sensata. ma tu mi hai fatto una domanda che dimostra solo che non hai capito
    niente.
    Poi i joule non vanno bene perchè è una falsa unità di misura dell'energia
    perchè tiene in considerazione distanza e tempo e io ti ho già spiegato
    tempo fa che il tempo è un inutile artificio, ma facciamo finta di niente
    tanto per farti un piacere.


    > La risposta - che a tuo dire "non è difficile" ma "quasi elementare" è
    > un numero secco. Coraggio, puoi farcela.

    la risposta alla tua domanda è 12431.5830544221 minuti
    equivalenti a 207.193050907035 h
    equivalenti a 8.633043787793125 giorni

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    00 14/02/2015 04:30
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 06/07/2012 4:12, ARBEL ha scritto:
    >
    >>> Domanda:
    >>>
    >>> Un corpo che "viaggia a un miliardo di joule"
    >>> in quanto tempo percorre la distanza di dieci
    >>> unità astronomiche?
    >>
    >> tu sai leggere l'italiano?
    >
    > Sì e so pure scriverlo. Ti ho chiesto banalmente quanto tempo serve
    > per percorrere un certo spazio a una certa "velocità" (adeguandomi al
    > tuo "concetto"). Non era una domanda complicata...
    >
    > [ ... snip del resto delle stronzate ... ]
    >
    >
    >> la risposta alla tua domanda è 12431.5830544221 minuti
    >> equivalenti a 207.193050907035 h
    >> equivalenti a 8.633043787793125 giorni
    >
    > Bene.
    >
    > Ossia circa 200 km/s. Per la fisica ghemuana servono un miliardo di
    > joule per percorrere 10 unità astronomiche in 12431 secondi, ossia a
    > 200 km/s.
    >
    > Giusto?

    No
    In 12431.5830544221 minuti.....non secondi.-

    Quindi 120336.94344163658243080625752106 km/m

    equivalenti a 2005.615724027276374051343762535 km/s
    solo in un sistema dove c= 299 792,458 km/s [anche se per fare i calcoli mi
    sembra di aver arrotondato a 300.000]

    se il sistema è diverso e "c" è quindi diversa, a parità di joule la
    velocità aumenta e quindi anche il tempo.

    per questo dicevo che il joule che TU hai scelto come unità di misura
    dell'energia è un unità di misura improria perchè tu hai dovuto dire
    "servono un miliardo di joule" in quel "SERVONO" c'è l'improprietà di questa
    unità di misura per misurare la velocità secondo la TUA fisica.

    Se infatti ["c" di sistema] è più grande "servono" meno joule per fare lo
    stesso tragitto in quel tempo di 12431.5830544221 m, quindi agli stessi
    joule diminuisce il tempo impiegato [!(ô__ô)!]

    A.RB.EL







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    00 14/02/2015 04:36
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 06/07/2012 17:08, ARBEL ha scritto:
    >
    >> Se infatti ["c" di sistema] è più grande "servono" meno joule per
    >> fare lo stesso tragitto in quel tempo di 12431.5830544221 m, quindi
    >> agli stessi joule diminuisce il tempo impiegato [!(ô__ô)!]
    >
    > Certo, meno joule... E qui abbiamo acquisito il secondo risultato:
    > oltre a non sapere cos'è una grandezza fisica non hai nemmeno capito
    > il principio di inerzia. Certo che come troll sei scarsino forte...


    proprio perchè il principio di inerzia è valido occorrono meno joule se ["c"
    di sistema] è più grande (ô__ô)
    ["c" di sistema] infatti varia in base alla quantità di Energia
    Gravitazionale nel sistema di riferimento.

    La vostra Fisica identifica nel Principio di Mach, nella sua determinazione
    einsteniana, questa interazione.

    La costante cosmologica di Einstein ,necessaria alla sua teoria, non è altro
    che l'Energia Elettromagnetica, in un universo dinamico per definizione nel
    quale Energia Gravitazionale ed Elettromagnetica interagiscono,unitamente
    alle altre due cosidette forze fondamentali: Energia Debole ed Energia
    Nucleare Forte.
    E tu dovresti sapere che l'Energia Elettromagnetica è più intensa di quella
    Gravitazionale che è la meno intensa delle 4.

    Da questi concetti arrivi a spiegarti l'espansione e la contrazione
    dell'universo, i buchi neri necessari alla non dispersione dell'energia in
    quanto [finalisticamente] necessari a creare le condizioni per la fine
    dell'espansione e l'inizio della contrazione dell'universo stesso.

    A.RB.EL




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    [Modificato da ARBEL 14/02/2015 04:37]
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    00 14/02/2015 04:43
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 07/07/2012 17:03, ARBEL ha scritto:
    >
    >>>> proprio perchè il principio di inerzia
    >>>
    >>> Proviamo così:
    >>>
    >>> Corpus omne perseverare in statu suo quiescendi vel
    >>> movendi uniformiter in directum, nisi quatenus a
    >>> viribus impressis cogitur statum illum mutare
    >>> (Isaac Newton, Philosophiae Naturalis Principia Mathematica)
    >>> Quando un corpo si muove liberamente a una certa velocità,
    >>> continuerà a farlo senza applicazione di forze e dunque senza
    >>> che gli venga fornita alcuna energia.
    >>
    >> aggiornati, dopo Newton è successo qualcosa.
    >
    > Sicuramente ma già Newton per te è troppo.
    >
    > Il principio di inerzia - con le dovute variazioni nella definizione -
    > resta una delle basi della fisica: un corpo di qualunque massa che
    > viaggi liberamente a una certa (qualunque) velocità continuerà a
    > farlo, a meno che non intervengano forze esterne.

    Ottimo. Sono del tutto d'accordo.
    E secondo te la Forza Gravitazionale non è una forza esterna ? Infatti il
    principio che la luce ha velocità diversa a seconda del sistema di
    riferimento non contraddice affatto il principio di inerzia come già ti ho
    detto due risposte sopra.
    Tu non ascolti e leggi sommariamente, il che è provato dall'errore che hai
    fatto confondendo minuti con secondi, continui a ripetere i libri di testo a
    macchinetta e non usi la testa.


    > L'energia necessaria per spostarsi di qualunque distanza nello spazio
    > quando si è già dotati di una certa velocità è zero. Solo forze
    > esterne possono modificare questo stato.

    Bravo !! Ben detto. Ma dimentichi che l'universo è in se stesso strutturato
    dall'interazione tra forze esterne a un ipotetico oggetto a cui tu possa
    aver impresso una determinata velocità di partenza. Queste forze hanno
    influenza anche sul tuo ipotetico oggetto che fa parte anche lui
    dell'universo.

    Se fosse come ipotizzi tu i viaggi spaziali sarebbro una roba da fumetto.

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 04:45
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 07/07/2012 23:07, ARBEL ha scritto:

    > Veramente la velocità della luce (nel vuoto) è esattamente la stessa
    > in ogni sistema di riferimento. E questo in effetti non è affatto in
    > contraddizione col principio di inerzia...

    NO. E' FALSO. SBAGLI.
    Per questo non capisci. Butta via i tuoi libri e cerca di capire.

    Non c'è vuoto nell'universo e "quel" campo gravitazionale è definito da c di
    sistema ed è sempre presente. Inutile che ti fai delle seghe ipotizzando il
    vuoto e assenza di campi gravitazionali, perchè tali condizioni non esistono
    da nessuna parte.

    Quando ti scrivo che i calcoli fatti sono riferiti a QUESTO sistema di
    riferimento significa che il campo gravitazionale per il quale i miei
    calcoli sono validi sono nell'ambito di un sistema di riferimento in cui c =
    299 792,458 km/s

    SOLO QUI.

    rileggi bene tutto e cerca di capire


    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 04:53
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 08/07/2012 14:34, ARBEL ha scritto:
    >
    > "quanto tempo impiega un corpo che si muove liberamente
    > con energia cinetica E per percorrere uno spazio S?"
    >
    > non è possibile dare una risposta senza conoscere la massa del corpo.
    > A parità di energia si impiega la metà del tempo con un quarto di
    > massa.

    ² contraddici il principio di inerzia e nemmeno te ne accorgi.

    Se un corpo viaggia a 10^9 joule e in quello stato deve percorrere 10 AU
    spiegami tu che cazzo te ne fai della massa per sapere che tempo impiega. Se
    mi chiedi a che distanza dall'inizio della velocità di 10^9 joule deve
    iniziare a frenare,in un tragitto dal punto A al punto B, per entrare
    nell'atmosfera di B, la massa avrebbe importanza. Ma come tu hai formulato
    la domanda conoscere la massa non serve x fare il calcoli.

    A.RB.EL
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    00 14/02/2015 05:07
    Aqualung@despammed.com wrote:
    > Il 08/07/2012 19:53, ARBEL ha scritto:
    >
    >>> non è possibile dare una risposta senza conoscere la massa del
    >>> corpo. A parità di energia si impiega la metà del tempo con un
    >>> quarto di massa.
    >>
    >> ² contraddici il principio di inerzia e nemmeno te ne accorgi.
    >

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    > No, tu davvero non sei normale... E dire che la formulazione del
    > principio di inerzia te l'ho pure fatta leggere nella sua forma più
    > semplice...
    >
    > Hey imbecille! Mi dici in quale parte del principio di inerzia sarebbe
    > scritto che a una data energia cinetica corrispondono una sola massa
    > e una sola velocità?
    >
    >
    >> Se un corpo viaggia a 10^9 joule e in quello stato deve percorrere
    >> 10 AU spiegami tu che cazzo te ne fai della massa per sapere che
    >> tempo impiega.
    >
    > Buon uomo, l'energia cinetica di un corpo di massa M che si sposta a
    > una velocità U è espressa dalla relazione:
    >
    > E = 0,5 * M U²
    >
    > Quello che TU stai asserendo è che sia possibile calcolare un valore
    > univoco di U a partire da E senza senza conoscere M.
    >
    > Evidentemente non capisci che se l'unico termine noto è E, l'equazione
    > di cui sopra è indeterminata...
    >
    > Ora, babbeo, se E=10^9 joule, visto che U=sqrt(2*10^9/M) sono tutte e
    > altrettanto valide le seguenti coppie di valori:
    >
    > M=2,048 kg, v=31.250 m/s (T=48.000.000 s
    > M=0,512 kg, v=62.500 m/s (T=24.000.000 s)
    > M=0,128 kg, v=125.000 m/s (T=12.000.000 s)
    > M=0,032 kg, v=250.000 m/s (T=6.000.000 s)
    > M=0,008 kg, v=500.000 m/s (T=3.000.000 s)
    > M=0,002 kg, v=1.000.000 m/s (T=1.500.000 s)
    > M=0,0005 kg, v=2.000.000 m/s (T=750.000 s)
    > M=0,000125 kg, v=4.000.000 m/s (T=375.000 s)
    >

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



    Facciamo un esempio da elementari differenziali:

    Hai un camion che pesa 3 t e un auto che pesa 900 kg entrambe viaggiano a
    100 Km/h (che sarebbero i 10^9 joule della domanda che mi hai fatto) ed
    entrambe devono percorrere 1000 km (che sarebbero le 10 AU della medesima
    domanda).

    Anche un cercopiteco nano con le emorroidi si renderebbe conto che entrambi
    i mezzi impiegherebbero lo STESSO TEMPO a percorrere i 1000 km a
    prescindere dalla loro massa dal momento che la discriminante è solo la
    velocità che è la stessa per entrambi i mezzi.
    Tu ti stai confondendo.
    Non stiamo parlando infatti di quanto tempo i due mezzi dallo stato fermo
    impiegano a raggiungere i 100km/h
    e nemmeno posto un punto di partenza A e uno di arrivo B un mezzo di massa
    x, che parte da fermo e raggiunge i 100km/h, dopo quanto tempo raggiunge
    tale velocità , per quanto tempo la deve mantenere
    e quando deve iniziare a frenare per essere di nuovo fermo al punto B.

    Solo per infrescarti la memoria tu hai posto la seguente domanda:

    "Un corpo che viaggia a un miliardo di joule di velocità in quanto tempo
    copre la distanza di dieci unità astronomiche?

    Io ti ho risposto:

    la risposta alla tua domanda è 12431.5830544221 minuti
    equivalenti a 207.193050907035 h
    equivalenti a 8.633043787793125 giorni

    a prescindere dalla massa.
    al chè tu hai tirato fuori il principio di inerzia che non c'entra un cazzo.

    Tu non hai nemmeno capito come ho fatto il calcolo (ma a questo ci sono
    abituato).


    A.RB.EL

    --
    www.asps.it/albriccone.htm
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